Serviva una reazione di rabbia, serviva concretezza. Soprattutto, al Torino di Juric, servivano tre punti per riscattarsi dopo un avvio di campionato che ha visto i risultati non andare sempre di pari passo con le prestazioni. Sono arrivati contro il Genoa, è vero, con un po’ di sofferenza, ma in campo ci sono anche gli avversari e i rossoblù sono squadra specializzata in rimonte. I granata hanno di certo concesso qualcosina di troppo, ma non si può parlare di problemi della fase difensiva se il Torino arrivava a questa partita da squadra che ha subito meno tiri in Serie A.
L'Editoriale
Missione San Siro
L'analisi della gara tra Torino e Genoa e il significato della vittoria granata nell'editoriale del direttore Gianluca Sartori
Juric preferisce concentrarsi sugli aspetti positivi e fa bene. Il principale è che ha un arsenale offensivo importantissimo per qualità e quantità delle alternative. In attesa che rientrino Pjaca e Verdi, il tecnico granata ha recuperato Praet e Belotti, due giocatori di fondamentale importanza per questa squadra. Che ora si è sbloccata, la vittoria rappresenta un puntello importante per il progetto di Juric e un’iniezione di fiducia fondamentale per i giocatori. Ora la trasferta di San Siro contro il Milan: una partita difficilissima contro un avversario di grande livello. Ma allo stesso tempo una bella occasione per un Toro in crescita: un risultato positivo avanzerebbe la candidatura dei granata ad un campionato non da semplici comparse.
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