L'Editoriale

Perché Vanoli è un allenatore da apprezzare

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Il tecnico granata lancia i giovani senza paura anche in situazioni complicate e viene ripagato
Gianluca Sartori Direttore 

Non succede spesso, in Italia, che ragazzi di 18-19 anni vengano inseriti stabilmente nelle rotazioni di una squadra e gettati nella mischia in situazioni complicate come lo era quella che stava vivendo il Torino contro il Como. In una gara da vincere a tutti i costi, i granata erano visibilmente impauriti e bloccati, ed era stata la squadra di Fabregas a rendersi maggiormente pericolosa. Al 65’, nella fase decisiva della partita, Vanoli allora ha fatto la mossa che doveva fare, togliendo due elementi esperti come Linetty e Sanabria per inserire due giovani che potessero dare spensieratezza e determinazione come Njie e Gineitis (entrambi, va sottolineato, pescati dal direttore delle giovanili Ruggero Ludergnani). La scelta è risultata vincente perché proprio Njie ha dato dimostrazione di quali debbano essere le doti di chi veste la maglia granata, segnando un gol frutto di chi ci crede sempre anche quando le apparenze consigliano di non farlo. E poi cosa succede? Che proprio Vanoli usa la comunicazione giusta a tutela del ragazzo. Nessuna lode sperticata: “Si goda il momento, ma da domani si torna al lavoro, ora sta a lui gestire la situazione nel modo giusto”. La persona è di grande qualità, l’allenatore ha già dimostrato di valere pur cadendo in qualche errorino di inesperienza. Sì, il Toro con Vanoli ha fatto la scelta giusta.

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