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Qualcosa si è visto

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Editoriale / La squadra segue Giampaolo, ma mancano ancora delle pedine chiave nell’undici titolare
Gianluca Sartori Direttore 

Per la situazione particolare che si è venuta a creare, Fiorentina-Torino era il primo test in cui si poteva in qualche modo capire a che punto è la squadra che Marco Giampaolo sta costruendo. Fin qui infatti erano state giocate solo tre amichevoli, l’ultima delle quali il 5 settembre, e nessuna di queste era una prova attendibile per il numero di assenze. La prima gara di campionato, l’appuntamento per cui si programma solitamente un lavoro di due mesi in estate, stavolta era la prima occasione per sperimentare la squadra. Di fronte, c’era una squadra più rodata e con più qualità. Che ha vinto meritatamente.

Ma, sponda granata, qualcosa si è visto. Di positivo, anche: nel primo tempo – finchè le gambe hanno retto - il Torino ha provato a fare la partita con possesso palla e difesa alta, con volontà di condurre i ritmi della partita o provare a farlo. Nulla di trascendentale, sicuramente, ma Giampaolo deve ripartire dalle macerie di un’annata fallimentare e nessuno ha la bacchetta magica. Proprio considerando tutto questo si può dire che nel primo tempo si è vista una squadra che segue l’allenatore, che prova a fare quello che viene richiesto. Dei riscontri positivi su questo ci sono.

Si è visto, però, anche che mancano almeno due pedine chiave nell’undici titolare se si vuole avere una certa sicurezza di dimenticare davvero gli stenti della scorsa stagione. Un regista e una seconda punta di buon livello per fare un campionato tranquillo. Questo è sotto gli occhi di tutti e le dichiarazioni contrarie della società sul punto difficilmente possono essere ritenute qualcosa in più di mera pretattica. La sessione di calciomercato chiude il 5 ottobre: i tifosi granata attendono impazienti, come anche Giampaolo.