Solo se mantiene l’identità che ha sempre avuto il Torino può essere più forte delle sue lacune. Tra queste c’è sicuramente l’atavica incapacità di non perdere compattezza nei minuti finali, un handicap ineluttabile al quale il tecnico, ormai è chiaro, non riesce a porre rimedio. Uno dei motivi per cui si può pensare, dopo sette partite, che il Toro di quest’anno abbia come prospettiva un campionato come quello precedente, niente di più. Ma l’augurio che facciamo al Toro, in questo momento, è che non perda la sua identità.
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