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Davide Vagnati, Torino-Lazio 0-0
La sconfitta del Torino contro l’Atalanta è spiegabile sotto diversi aspetti; hanno inciso alcune scelte rivedibili di Juric (come lo schierare Lazaro a destra e Karamoh al posto di Vlasic dal primo minuto), la serata non felice di qualche elemento granata (Milinkovic-Savic su tutti) ma in generale sicuramente ha pesato la differenza di qualità tra le due rose.
In particolare è balzato agli occhi, oltre al peso di poter avere uno come Zapata che entra dalla panchina, anche quanto può incidere un esterno di gamba ed efficace in entrambe le fasi come l’ex granata Zappacosta, al cui cospetto tutti gli esterni della rosa granata sono parsi rimpiccioliti. Manca davvero un giocatore che sappia abbinare il passo e la fisicità alla qualità nel cross e nel tiro. Singo è forte solo nel primo aspetto, Lazaro è leggero sul piano fisico. Aina, molto spesso fuori per infortunio quest’anno, sta per finire il suo percorso col Toro a meno di sorprese. Vojvoda è il più involuto tra i giocatori granata da un anno all’altro e Rodriguez non può fare l’esterno a tutta fascia, non ne ha il passo.
Il reparto degli esterni è fondamentale per il gioco di Juric e lui stesso lo fa notare spesso. Nell’estate 2022 sono state sbagliate le scelte da questo punto di vista. Nella prossima occorrerà rifare completamente il pacchetto di giocatori sulle corsie con almeno due se non tre elementi nuovi: è anche se non soprattutto da qui che deve passare il salto di qualità del Torino di Juric.
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