Una bella classifica che non deve ingannare. Il Torino ha vissuto una notte al primo posto: un dato che permette alla squadra di fare il pieno di autostima ma, al contempo, Vanoli dovrà essere bravo a tenere i suoi con i piedi per terra. Il risultato, infatti, non deve far dimenticare la prestazione: nel secondo tempo del Bentegodi non si è visto un buon Torino contro un Verona che, pure in dieci, ha dato del filo da torcere ai granata. Non va poi dimenticata la brutta prestazione precedente contro il Lecce.
L'Editoriale
Tutti nel loro ruolo
È un Toro che dunque ha ancora margini di miglioramento, soprattutto nella fase difensiva, ma se nonostante questo la classifica è così bella allora ci può essere ottimismo. I risultati positivi passano anche da una svolta semplice quanto efficace: Vanoli, con lucidità e pragmatismo, sta collocando ogni giocatore nel suo ruolo più naturale. Ricci tornato a fare il regista, ruolo in cui si trasforma nel perno del gioco che sa far girare la squadra, è solo un esempio. Lazaro gioca più a destra che a sinistra, Tameze fa la mezzala, Sanabria fa la seconda punta di raccordo.
Vanoli ha infilato sin qui una serie di mosse intelligenti dentro e fuori dal campo, dimostrandosi sveglio e lucido. Tra queste, quella di ridare ruoli giusti, e confacenti alle loro caratteristiche, a giocatori che erano ormai abituati a fare altro. E lo hanno fatto, a tratti, pure bene, ma ciascuno di loro si muove con più naturalezza nelle posizioni in cui stanno occupando e, probabilmente, la classifica ne è una conseguenza.
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