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VERONA, ITALY - SEPTEMBER 20: Players of Torino FC greet their fans during the Serie A match between Verona and Torino at Stadio Marcantonio Bentegodi on September 20, 2024 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Una bella classifica che non deve ingannare. Il Torino ha vissuto una notte al primo posto: un dato che permette alla squadra di fare il pieno di autostima ma, al contempo, Vanoli dovrà essere bravo a tenere i suoi con i piedi per terra. Il risultato, infatti, non deve far dimenticare la prestazione: nel secondo tempo del Bentegodi non si è visto un buon Torino contro un Verona che, pure in dieci, ha dato del filo da torcere ai granata. Non va poi dimenticata la brutta prestazione precedente contro il Lecce.
È un Toro che dunque ha ancora margini di miglioramento, soprattutto nella fase difensiva, ma se nonostante questo la classifica è così bella allora ci può essere ottimismo. I risultati positivi passano anche da una svolta semplice quanto efficace: Vanoli, con lucidità e pragmatismo, sta collocando ogni giocatore nel suo ruolo più naturale. Ricci tornato a fare il regista, ruolo in cui si trasforma nel perno del gioco che sa far girare la squadra, è solo un esempio. Lazaro gioca più a destra che a sinistra, Tameze fa la mezzala, Sanabria fa la seconda punta di raccordo.
Vanoli ha infilato sin qui una serie di mosse intelligenti dentro e fuori dal campo, dimostrandosi sveglio e lucido. Tra queste, quella di ridare ruoli giusti, e confacenti alle loro caratteristiche, a giocatori che erano ormai abituati a fare altro. E lo hanno fatto, a tratti, pure bene, ma ciascuno di loro si muove con più naturalezza nelle posizioni in cui stanno occupando e, probabilmente, la classifica ne è una conseguenza.
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