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columnist
"Un passo in avanti nel tabellone di Coppa Italia, un passo in avanti nella costruzione del Toro di Giampaolo. Il superamento del turno contro il Lecce assume una connotazione importante per la squadra granata soprattutto perché è un’iniezione di fiducia di cui c’era maledettamente bisogno, a prescindere da come è maturato il risultato. Contro un Lecce che è squadra di Serie B solo formalmente (tutti i giocatori giallorossi o quasi hanno sempre fatto la Serie A), Giampaolo ha optato con coraggio per un turnover tanto coraggioso quanto logico, lasciando a casa Sirigu e Belotti e dando riposo a molti titolari. Un po’ perché incombe il campionato, che ha la priorità, con un delicato trittico di sfide in una settimana. E un po’ perché tutti i giocatori, specie nell’epoca contrassegnata dal Covid, necessitano di essere messi alla prova e di accumulare minutaggio.
"Contro il Lecce, quindi, c’era in campo un Toro più che sperimentale, con quattro esordi stagionali dal primo minuto (il portiere Milinkovic-Savic, Singo, Segre e Gojak), un giocatore alla seconda presenza (Bonazzoli) e due elementi che stanno cambiando ruolo (Verdi seconda punta e Ansaldi mezzala). Le risposte, come ci si poteva aspettare, non sono state di certo entusiasmanti dal punto di vista della manovra (anche se il Torino le sue occasioni da gol le ha create) ma piuttosto sono state positive dal punto di vista della coesione caratteriale; è sempre più forte la sensazione di avere di fronte un gruppo che crede fermamente nel proprio allenatore. Il cantiere Giampaolo è ancora apertissimo, ma dopo il pareggio col Sassuolo un altro mattoncino è stato posto. In attesa di vedere cosa succederà contro la Lazio.
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