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Una spiegazione del mercato di gennaio del Torino

Una spiegazione del mercato di gennaio del Torino - immagine 1
Era difficile attendersi molto di più dal club granata, ma un esterno sinistro titolare continua a mancare
Gianluca Sartori Direttore 

Appare comprensibile lo scetticismo di una parte del tifo granata: in questo mese di gennaio il Torino non ha sicuramente completato un mercato in grado di accendere le fantasie della piazza, appena rinfocolate dal colpo last-minute del baby Kabic. Con la squadra che è arrivata a febbraio in piena lotta per l’Europa, era lecito sperare in qualche colpo in grado di aumentare la qualità media dell’undici titolare di Juric. In particolare, serviva e serve tuttora un esterno sinistro titolare. Per il momento resta questa la lacuna principale. Ma in fondo era irrealistico attendersi molto di più. Ricordiamo che il mercato estivo si era chiuso con un passivo di una cinquantina di milioni, considerando gli investimenti fatti e le cessioni dei big rifiutate o saltate.

Inoltre, fattore da non sottovalutare, il Torino ha in panchina un allenatore, Juric, che non ha ancora deciso cosa fare, avendo il contratto in scadenza 2024. Difficile dunque aspettarsi follie pur di accontentare i desideri dello stratega di Spalato come accadde, per intendersi, quando a gennaio 2023 il patron Cairo spese 16 milioni per Ilic, o anche la scorsa estate, quando le sue indicazioni sono state seguite in tutto e per tutto. Juric ha manifestato grande serietà nel prendersi tempo e mettere in stand-by le proposte di rinnovo del patron Cairo, laddove altri avrebbero firmato mettendosi al sicuro per poi eventualmente valutare altre offerte. Ma non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca pretendendo che il club facesse chissà quali colpi in questo mercato di gennaio.

Il mercato è stato comunque utile e logico sotto diversi aspetti. Anzitutto è stato ricompattato lo spogliatoio, allontanando giocatori che erano nervosi e risultavano ormai dei corpi estranei, per inserire elementi che non saranno dei fenomeni ma sono carichi e desiderosi di rilanciare la propria carriera. Inoltre, la rosa che esce da questo mercato è più adatta al 3-5-2 di quanto lo fosse quella uscita dal mercato estivo. Infine, i quattro giocatori presi sono arrivati tutti con la formula del prestito con diritto di riscatto: giusto così per valutarli in questi mesi e poi decidere se comprarli insieme a colui che sarà l’allenatore. Per questi motivi, a nostro avviso, il mercato di gennaio del Torino merita un 6, sufficienza piena, non fa sognare ma risponde a una logica. Vi chiediamo come sempre di esprimere il vostro parere attraverso il sondaggio che potete trovare a questo link.

 

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