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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Luca, tifoso granata e padre di una bambina di sei anni. Alcune righe rivolte ad Andrea Belotti, proprio in queste ore al centro di importanti vicende di mercato.
Caro Gallo, caro Andrea,
Ti scrivo queste poche righe sperando che tu le possa leggere. Sono Luca, ho 37 anni, sono di Torino e tifosissimo granata. Solo noi cuori granata sappiamo cosa vuol dire tifare Toro, ci si nasce, è qualcosa che abbiamo dentro. In una città come la nostra non è facile tifare Toro, i bambini di oggi tifano altre squadre, dai nostri cugini alla milanesi ecc., ma d'altronde come dargli torto ormai sono troppi anni che siamo nel cosiddetto "limbo".
Sono anni che sento sempre la stessa storia, i giocatori vanno e vengono la maglia resta. Ma questa volta mi sento di dire di non essere d'accordo. Tu caro Andrea incarni perfettamente lo spirito granata, quello della sofferenza del lavoro duro di non mollare mai. Mia figlia Giulia di 6 anni vede in te il Toro, ha iniziato a conoscerti un po' di più in questi Europei, tutte le volte che entravi in campo faceva i salti di gioia, vedevo la felicità nei suoi occhi. Personalmente non ho mai insistito a farla diventare una tifosa granata: la scelta spetta a lei, ma vederla così felice nel vederti giocare mi ha spinto a scriverti queste poche righe.
Se tanti bambini oggi tifano Toro è grazie a te: hai risvegliato qualcosa in loro, credono in te e questo dovrebbe renderti orgoglioso. Ormai noi tifosi granata siamo in via di estinzione ma tu hai ridato una speranza a questi fanciulli che sono orgogliosi di indossare per strada, nelle scuole, nei parchi, ovunque la maglia granata. Se rimani con Noi diventerai leggenda, se vai altrove sarai uno dei tanti. Pensaci bene caro Gallo.
Un abbraccio grande e sempre forza Toro
Luca Lupo
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