Nel calcio spesso è la speranza ad ammazzarti: circa il derby della Mole di sabato, non mi aspettavo con il Torino vincesse, ma, dopo la buona partenza, per la prima volta avevo iniziato a credere nell'impresa impossibile della vittoria. Ovviamente, quel leggero barlume di speranza era improvvisamente scomparso dopo il cartellino rosso per Kamil Glik al 36esimo minuto, ma la sua espulsione mi ha fatto riflettere su un fatto, la pressoché totale scomparsa dell'arte del contrasto nel calcio moderno. Vent'anni fa, quello stesso intervento sarebbe stato applaudito dal pubblico, etichettato come ruvido ma corretto, e probabilmente sarebbe stato addirittura utilizzato come esempio per dimostrare agli aspiranti calciatori come esibirsi in un contrasto perfetto. Nella sua intervista post-partita Angelo Ogbonna ha definito il suo compagno in difesa come un "difensore all'inglese", ed anche se questa definizione è sicuramente calzante per Glik, la verità è che persino in Inghilterra quel contrasto sarebbe fruttato un cartellino rosso, considerato che in questa stagione anche in Premier League alcuni giocatori sono stati buttati fuori per molto meno. Per quanto sia comprensibile che gli arbitri stiano tentando di tutelare i giocatori da quei contrasti percepiti come pericoloso, mi dispiace che una delle più importanti ed affascinanti mosse del calcio, il tackle in scivolata, stia scomparendo da questo gioco, con i giocatori che non si avventurano in contrasti di questo genere, temendo di essere espulsi per questo. Del resto, penso che in una partita come il derby anche gli arbitri dovrebbero essere un po' più tolleranti, rispetto ad un qualsiasi altro match di Serie A, e magari Rocchi avrebbe potuto accontentarsi di un cartellino giallo e di un avvertimento deciso per il giocatore, anche se non posso proprio biasimarlo per la decisione, considerata la delicatezza della sfida. In ogni caso, Kamil Glik non può non assumersi le proprie responsabilità: anche qualora il cartellino rosso fosse troppo severo, quello era comunque un contrasto inutile, con la palla a metà campo ed il Toro ben schierato in difesa.
columnist
Glik e la scomparsa dell’arte della scivolata
In ogni caso, ormai il derby è passato, ed i tifosi del Toro devono fare del loro meglio per dimenticarlo ed affrontare la prossima partita. Del resto, potremmo addirittura trarre un po' di fiducia del fatto che per trenta minuti il Toro se l'è giocata alla pari, fuori casa, con i campioni in carica, con una prova eccellente, prima della sostituzione forzata, da parte di Riccardo Meggiorini. Ora è il turno del Milan, forza Toro!
Traduzione di Diego Fornero
In football it is often the hope that kills you. Going into Saturday’s Derby della Mole, I did not expect Torino to win – but after their promising start, for the first time I did start to believe that the Granata could do the impossible and beat Juventus. Obviously that slight bit of hope was extinguished after Kamil Glik’s 36th minute red card, but his dismissal did make me thing that the art of tackling is almost becoming extinct in modern football.Twenty years ago, that tackle would have been applauded as a harsh but fair challenge, and probably would have been replayed as an example to show young aspiring footballers how to time a tackle perfectly. In his post-match interview, Angelo Ogbonna referred to his central defensive partner as having an ‘English style’, and whilst this is certainly an accurate description of Kamil Glik – the truth is that even in England, that challenge would probably have resulted in a red card, and in the Premier League this season, players have been sent off for much less.Whilst referees have rightfully attempted to give players more protection from tackles that are perceived as dangerous, I am worried that one of the most important and skilful arts of football – the sliding tackle – will disappear from the game, with players too scared to attempt a tackle in case they are sent off for it. It is also my view that in a derby match, the referee should perhaps be more lenient than he would be in a ‘regular Serie A match’ and therefore he could have chosen to give Glik a yellow card and a final warning - although I can totally understand why he was sent off because it was a reckless challenge. Therefore, Kamil Glik should also take some of the blame himself, and although he may think his red card was harsh – it was an unnecessary tackle to make because the ball was on the half-way and Toro were in no danger of conceding.However, now that the derby is over, Torino fans must try and do our best to forget it and move on to the next game against AC Milan. We can perhaps even take confidence from the fact that for 30 minutes we matched the league leaders away from home - and maybe even more miraculous than that, before he was substituted, Riccardo Meggiorini actually played quite well.Forza Toro! Foto Dreosti
© RIPRODUZIONE RISERVATA