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La redazione di Toro News torna ad aprire le colonne della prima e più grande testata on-line dedicata al Torino FC ai suoi lettori, i quali da sempre meritano di avere spazio. Gli indirizzi di riferimento a cui mandare le vostre lettere sono: redazione@toronews.net o gianluca.sartori@toronews.net
Mandateci articoli e pensieri su qualsiasi argomento legato al mondo Toro: i più meritevoli e significativi a giudizio della Redazione saranno pubblicati sul nostro sito.
Stavolta a scriverci è Sandro Caraccio, nostro lettore che dedica un pensiero sull'operato e le scelte societarie del presidente del Torino Urbano Cairo in questi anni.
Buonasera Redazione di Toro News,
Sono spinto a scrivere dopo avere visto e letto tutto e anche di più sulla nostra dirigenza e in particolare sul Presidente U. Cairo, spesso criticato da alcuni giornali, sui social e oggetto anche di qualche battuta sarcastica. Lo ammetto, faccio parte di chi critica apertamente Cairo, in modo duro forse, ma mai offensivo.
Mi sono fatto un'idea dopo avere letto e sentito molte interviste, dal Cairo agli albori nel mondo del calcio a quello più recente. Mia personale opinione: sono portato a pensare che dopo i primi anni di presidenza ha cominciato a credere che gestire una Società di calcio fosse come gestire una delle sue aziende, fatte di manager, quadri e dipendenti.
Si è circondato spesso di Yes Man, che non hanno di certo aiutato la sua crescita organizzativa e di visione culturale sportiva.
Non ha saputo o voluto trovare persone di fiducia con capacità a cui delegare, questo suo continuo accentramento di potere lo ha successivamente portato a gravi errori dal punto di vista della gestione.
Ha avuto poca progettualità e lungimiranza su ciò che deve fare oggi una Società di media potenza economica.
Infatti pochissimi sono stati gli investimenti sul settore giovanile, che nei lustri passati è sempre stato il fiore all'occhiello del Toro, una vera e propria fucina di calciatori talentuosi.
Certo, ha incontrato qualche buon momento, ad esempio quando riuscì a comporre il binomio Petrachi-Ventura. Una cosa mi è chiara o perlomeno è una mia convinzione: Cairo ne ha spesi di soldi nel Torino e anche molti, purtroppo sbagliando molto, forse decidendo in proprio o forse mal consigliato.
Esistono due modi di essere imprenditore, specialmente se arrivano difficoltà economiche. C’è quello che taglia e riduce ogni possibile spesa, economica e anche sulle risorse umane. E quello che nei momenti di difficoltà, investe, crea un circolo virtuoso, fatto di obiettivi temporali, programmazione e investimenti sulle risorse umane, spesso questi imprenditori sono dotati di coraggio, visione e cuore.
Chiudo ricordando al Presidente che la società Torino FC oltre ai dipendenti ha qualcosa di diverso che non ha nessuna delle aziende che possiede... una società di calcio ha i tifosi e questi non sono a libro paga, ma sono fondamentali.
Caro Presidente, dopo 17 anni è il momento di usare la Testa ma coinvolgendo il Cuore.
Sandro Caraccio
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