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La lettera di un tifoso: “Di padre in figlio, buona festa ai papà granata”
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Stavolta a scriverci è Tommaso Capra, nostro lettore che dedica un augurio al suo papà e a tutti quelli che hanno trasmesso la fede granata ai loro figli.
Buona Festa del Papà
Buona Festa del Papà a colui che mi ha guidato verso questo colore.
Buona Festa del Papà a chi ha mi ha portato la prima volta allo stadio, ma anche la seconda e la centesima. Buona Festa del Papà a chi, oltre a me, da anni ormai porta anche suo papà.
Buona Festa del Papà a chi è stato capace di trasmettere al figlio l'amore per questa maglia in tempi di fallimenti e serie B, nonostante lui l'avesse ereditato in tempi "d'oro".
Oggi celebriamo quella che probabilmente è la figura chiave della nostra tifoseria: il Papà.
"Di padre in figlio".
Il Papà porta il proprio figlio (e sempre più anche la propria figlia) allo Stadio per la prima volta. Egli ha un compito di "guida" assai complesso che è ancora più arduo nei casi, come il nostro, in cui vincere trofei non è proprio consuetudine.
Per stimolare nell'erede la scintilla che ne alimenterà la fede per tutta la vita, il Papà granata deve usare un po' la storia e un po' la fantasia: Superga, il Filadelfia, una maglia, una canzone, le gesta di Pupi e quelle del Grande Torino, per raccontare le quali interviene anche il nonno. Tutti piccoli passi per costruire la fede del figlio sul modello della propria, ma la vera prova è quella dello Stadio.
Non è facile scegliere la prima partita: il Papà è obbligato a scommettere sull'impatto che un evento di 90 minuti può avere su un bambino dell'asilo, sperando di stimolare la passione per lo sport e per la squadra, ma correndo il rischio di provocare l'effetto opposto a quello voluto.
La mia Prima è stata un triste Torino-Napoli 1-2, nel 2004 (a un paio di mesi dal terzo compleanno). Chissà cosa avrà pensato il mio Papà... "Tommi si è annoiato? Avrà capito quale delle due squadre era il Toro? Mi darà un'altra chance di convincerlo? Se lo ricorderà? O forse è meglio che lo dimentichi?"
Spero che il mio Papà abbia trovato una risposta a quei dubbi in tutti questi anni. Per me andare a vedere il Toro con lui e il Nonno è quanto di più bello ci sia al mondo.
Ce l'hai fatta: altro che seconda chance. Ero stato folgorato dal Granata già ai cancelli.
Buona Festa del Papà, papà. Adesso sono cresciuto e non riesco a salire i gradoni dello Stadio senza versare una lacrima, che non so neanche attribuire a uno stato d'animo preciso: sono lacrime di gioia perché sono di nuovo al "Grande Torino" con te? Oppure sono lacrime di malinconia, che ricordano tutte le partite viste fianco a fianco e i goal che ci hanno fatto abbracciare?
Guardo il ragazzino della fila davanti, con il papà e il nonno e vedo noi.
Grazie a tutti i papà che ci hanno regalato il Toro.
Buona Festa del Papà al mio esempio.
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