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Lettera di un tifoso: “Autolesionismo granata: sperare ancora che Belotti resti”
La redazione di Toro News torna ad aprire le colonne della prima e più grande testata on-line dedicata al Torino FC ai suoi lettori, i quali da sempre meritano di avere spazio. Gli indirizzi di riferimento a cui mandare le vostre lettere sono: redazione@toronews.net o gianluca.sartori@toronews.net
Mandateci articoli e pensieri su qualsiasi argomento legato al mondo Toro: i più meritevoli e significativi a giudizio della Redazione saranno pubblicati sul nostro sito.
Stavolta a scriverci è Fabrizio Leotta, nostro lettore che ci dedica un pensiero su Andrea Belotti: quanto è difficile metabolizzare l'idea che non sia più un calciatore granata, quanto è stato importante il Gallo per i tifosi granata.
Nonostante noi tifosi del Toro abbiamo sufficiente materiale storiografico e sportivo su cui versare dolore e lacrime, aggiungiamo sempre quel pizzico di follia che ci porta a soffrire anche laddove non sia necessario.
Prendiamo per esempio la partenza di Belotti. Leggo più o meno ovunque rammarico per il mancato prolungamento del contratto. Rammarico che diventa insofferenza per le modalità con cui ci si sta lasciando dopo sette anni.
Tuttavia non sfugge un altro elemento. Ovvero che finché il Gallo non firma con qualche altra squadra, tutti (e dico tutti) noi tifosi del Toro stiamo intimamente augurandoci un clamoroso ritorno di Belotti. Che lo ammettiamo o no.
Che poi ritorno da cosa? Siamo sicuri che se ne sia andato? Ha mai detto che se ne vuole andare? Un quotidiano sportivo ha riferito che avrebbe comunicato ai giocatori il desiderio di partire per altri lidi. Però hanno anche scritto che avrebbe fatto le visite mediche per andare al Monaco e il Monaco pare abbia smentito. Si è letto della Fiorentina e del Monza.
Io però non ho sentito nulla del genere per sua voce. Anzi, Gallo, mentre ci sei, andando al dunque, rompi il silenzio, dillo tu che vuoi restare. Diccelo, chiama Juric. Digli esattamente così: “Mister, domani vi raggiungo al Filadelfia”.
Poi posta su Instagram quel bel fotomontaggio del 2017 in cui con Valentino Mazzola scambi il gagliardetto del Toro con lo sfondo delle tribune del Filadelfia. Resta e passa dallo status “Striker of Torino FC” a “Legend of Torino FC”.
Sto scrivendo mentre sui giornali raccontano tutt’altra vicenda? Vivo su un altro pianeta? Sono l’innamorato con le fette di salame davanti agli occhi? Forse, ma viviamo in un mondo dove nulla capita se non l’hai sognato prima, come diceva qualcuno (vero Cairo?).
E il desiderio che Belotti si svegli domattina con la voglia di riprenderci per mano va oltre qualsiasi mia previsione sbagliata. Belotti è il Toro, ne ha incarnato i valori a tal punto che ne trovo inseparabile il rapporto. E questo non è capitato nei nostri sogni, ma in un campo da calcio.
Si può vincere tutto senza alzare nessun trofeo. L’importante è decidere chi si vuole essere nella vita. E con noi, insieme, vinciamo e ti vogliamo bene, a prescindere. Scusa se è poco.
Fabrizio Leotta
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