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L’Inter che verrà, l’arma preferita da Mazzarri…

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Ventura contro Mazzarri: sfida continua fra allenatori che intendono il calcio in modo profondamente diverso. Sarà un Toro-Inter il prossimo simile all'ultimo Toro-Napoli? Condito cioè di un'altalena di gol, emozioni, ribaltamenti di...
Renato Tubere

Ventura contro Mazzarri: sfida continua fra allenatori che intendono il calcio in modo profondamente diverso. Sarà un Toro-Inter il prossimo simile all'ultimo Toro-Napoli? Condito cioè di un'altalena di gol, emozioni, ribaltamenti di fronte come se diluviasse?   FINISCE L'ERA MORATTI – I nerazzurri sono imbattuti da ben 19 anni nei confronti della Torino granata. Inaugurano così il nuovo corso dirigenziale che vede l'ingresso nella stanza dei bottoni di nuovi e, per certi versi, misteriosi uomini d'affari indonesiani. La cassaforte di famiglia vuota da tempo per via della crisi irreversibile delle raffinerie della sua Saras. Una brand commerciale da espandere in tutto il mondo e, in particolare, sul mercato più fortemente in espansione: quello asiatico. La voglia di abbandonare San Siro per edificare un nuovo stadio di proprietà nel quartiere milanese di Bicocca dove non si muove foglia che Tronchetti Provera, tycoon molto discusso della Pirelli, non voglia. Sono questi i motivi che han spinto Massimo Moratti e la sua famiglia a farsi da parte. Non prima di aver realizzato il vero colpo di mercato di questa Inter.   O CAMPAGNARO BELLO! - Walter Mazzarri aveva bisogno di cambiare aria avendo dato e ottenuto il massimo dai suoi giocatori nel Napoli di De Laurentis. Grande uomo di campo, un'attenzione quasi maniacale per la preparazione atletica fatta di equa distribuzione degli sforzi fra tutti i giocatori impiegati, il mister livornese risulta antipatico a molti osservatori per certi atteggiamenti, diciamo così, un po' troppo lamentosi a fine gara. Perchè gli altri mister, invece, si comportano meglio? Mah! I fatti dimostrano invece quanto bene stia facendo all'Inter col materiale umano – non certo di prima qualità – che Moratti e Branca gli han messo a disposizione. Fin dal ritiro estivo di Pinzolo si è visto che Mazzarri da Napoli si è portato dietro il suo vice-allenatore in campo. Concentrato, tignoso, basta una frase o addirittura uno sguardo del mister e … zaàc: in lui scatta la scintilla e il rendimento della squadra, non si capisce bene perchè, decolla. Questo giocatore, che combinazione, era assente nell'ultima partita giocata dai nerazzurri in campionato e persa piuttosto nettamente contro la capolista Roma. Si chiama Hugo Campagnaro e, senza di lui, i vari Juan Jesus e Ranocchia sembravano marinai sperduti nel mare in tempesta privi della bussola. Purtroppo per Ventura e per i granata Campagnaro rientrerà domenica sera. Ventura avrà escogitato qualcosa per limitare il suo raggio d'azione?   E LE STELLE STANNO A GUARDARE ... - Settimana questa dedicata alle nazionali impegnate alle qualificazioni ai mondiali di Brasile 2014. Lascia veramente di stucco, amici granata, constatare come il commissario tecnico Cesare Prandelli utilizzi col bilancino del farmacista l'attuale capocannoniere della Serie A. Di chi stiamo parlando? Ma di un certoCerci che gioca – guarda un po' il caso! - proprio nel Torino FC! C'è chi dice che le alternative nel ruolo non manchino: ebbene, tolti i super-impegnati Candreva e Insigne e la rivelazione di questo inizio di stagione, il romanista Florenzi, chi mi sa spiegare qual è il vero motivo per cui il prode Alessio da Valmontone abbia giocato solo un quarto d'ora scarso contro la Danimarca a Copenhagen e sia rimasto rigorosamente in panca ieri sera nel deludente 2-2 casalingo di Napoli contro l'Armenia? Tornando alle scelte per certi versi cervellotiche del mister azzurro mi domando poi come si faccia a lasciare a casa un'altra rivelazione di questo campionato, vale a dire Danilo D'Ambrosio, per convocare e far giocare con esiti a dir poco nefasti tali Balzaretti e Pasqual. Buon per Ventura che avrà a disposizione per l'atteso posticipo di domenica sera i due contro l'Inter, direte voi! Le stelle stanno a guardare i brocchetti sopravvalutati che militano in club dal pedigree più importante di quello del Toro attuale: poi uno si domanda perchè il popolo granata ieri sera faceva il tifo perKamil Glik e la sua Polonia impegnata a Wembley contro l'Inghilterra di Rooney e Gerrard …   Renato Tubère (foto repubblica.it)

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