Toro, con l’Udinese un crocevia, anche per la cabala

Lo Psicologo Granata / La rubrica di Riccardo Agnello

"Ci siamo quasi, dopo 2 settimane di sosta riprende il calcio giocato. Un altro periodo di fuoco tra campionato ed Europa League attende il nostro Toro che dovrà fare questo benedetto salto di qualità che noi tutti ci attendiamo. Sì perché questa squadra ha delle grandi potenzialità e anche se fino ad ora è mancato qualcosa, sia a livello fisico e di gioco, sia a livello mentale, esse devono venire fuori a tutti i costi.

"Domenica a Torino arriva un'Udinese che sta tornando quella degli anni scorsi, ossia di poco al di sotto delle big. Il campionato anonimo dello scorso anno sembra ormai alle spalle, e Stramaccioni sembra aver ridato le motivazioni giuste al gruppo (senza nulla togliere all'ottimo lavoro di Guidolin). Sarà dunque una partita tosta, e il Toro dovrà mettere in campo attenzione e determinazione se vuole avere la meglio di questo temibile avversario.

"Questa partita, però ha suscitato un ricordo particolare in uno dei miei pazienti tra i più scaramantici: era la stagione 2001/2002, il Toro terminava il girone di andata in acque non bellissime (se non erro a soli 17 punti) e alla prima di ritorno arriva proprio l'Udinese; c'è molto pessimismo nell'ambiente. Il Toro gioca maluccio ma sblocca con Lucarelli su rigore al 18'; proprio a fine primo tempo però Iaquinta pareggia e nell'intervallo si immagina il peggio. Nella ripresa, però entra in campo un altro Toro, più arrembante e determinato: Maspero e di nuovo Lucarelli bucano due volte i bianconeri friulani. Da quella partita in poi il la squadra inanella una serie di buoni risultati e ottime prestazioni che lo portano ad una salvezza tranquilla ma con molti rammarichi per quello che sarebbe stato con un bel girone di andata.

"Quell'anno Torino-Udinese fu un vero e proprio crocevia della stagione e secondo il mio paziente lo sarà anche quest'anno. Speriamo che il mio scaramantico (ed esperto di cabala) amico ci abbia visto giusto!!