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columnist
Un Toro da cantiere, è stata questo la nostra squadra durante tutta la stagione, in un mix di cambi e prove che hanno ridato il passo ad un percorso che si era inceppato.
Stop, cambio e ripartenza, con alla guida un mister dalle idee chiare.
Nel malefico derby di sabato sera, il Toro è sbocciato, in una completezza che va ricercata nel lavoro di mesi proprio da parte di questo tecnico che sembra troppo granata per essere vero. Eppure è così, Sinisa Mihajlović ha restituito il Toro al Toro, e io credo che, nel fare questo, lui abbia appena iniziato. E non soltanto per il suo temperamento, ma per aver plasmato finalmente una squadra che sembra non soffrire di alcun complesso da brutto anatroccolo, come troppe volte il Toro sembrava condannato a fare, come se fosse destinato ad un eterno limbo misto di paura e soggezione.
Chi era poco convinto di quest'uomo, avrà tempo per ricredersi, e spero che gli strumenti vengano messi a disposizione di un mercato estivo che dirà tutto del percorso che questa squadra potrà fare il prossimo anno.
Domani contro il Napoli, dovrà essere la conferma di quello che si è visto nel derby, possibilmente per riscattare almeno in parte la figuraccia dell'andata, e andare verso la fine della stagione con entusiasmo e buone speranze, e con il pensiero non di ciò che poteva essere, ma di quello che potrà diventare il futuro del Toro.
Buonanotte granata...
Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 33 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.
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