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Ma Torino… è davvero granata?

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Buona sera lettori della Granatina, proprio oggi, mentre camminavo tra le strade del centro, pensavo: “Sì, Torino è granata, non ci sono dubbi, ma dove sono i segni evidenti in città?”. Così ho iniziato a guardarmi intorno, con occhio...
Roberta Picco

Buona sera lettori della Granatina, proprio oggi, mentre camminavo tra le strade del centro, pensavo: “Sì, Torino è granata, non ci sono dubbi, ma dove sono i segni evidenti in città?”. Così ho iniziato a guardarmi intorno, con occhio critico, in cerca di segni granata.   La prima cosa che dovrebbe saltare all’occhio sono le bandiere appese alle finestre… appunto “dovrebbe” perché sì, se ne vedono, ma si contano sulle dita di una mano. Il Toro è anche prima di tutto un simbolo della città di Torino, che è invasa appunto da riproduzioni di ogni genere dell’animale: dai toret delle fontane, al Toro di bronzo in Piazza San Carlo che, a qualunque cuore granata come il mio, non possono che rimandare alla mente i colori granata. Non mancano invece maglie e bandiere in vari negozi di souvenirs strapieni anche di gadget di ogni genere, tutti a tinta granata. Tori se ne vedono anche sulle targhe delle auto di alcuni torinesi doc che, tra numeri e lettere, sfoggiano il bollino con il toro rampante. Passeggiando non manca l’occasione di buttare lo sguardo lassù, verso Superga, uno dei simboli della città che, tristemente rimandano al nostro Toro. Ma c’è un altro monumento, davvero intriso di granatismo, un po’ fuori dal centro città, quel monumento con quei grandi cancelli granata con il Toro rampante e un bel campo verde, non so se mi spiego. Quel monumento che se avesse l’opportunità di rinascere, toglierebbe ogni dubbio sul colore della città di Torino. Ma chiudo qui con questi commenti.    Passeggiando per la città, ho quindi capito che il granata c’è, ma con l’amaro in bocca ammetto che potrebbe essercene decisamente di più, potrebbero esserci molte più bandiere alle finestre, sui terrazzi, nelle vetrine. Ma proprio quando questa camminata di riflessione mi sta deludendo, ecco passare accanto a me un bimbo per mano alla mamma, che indossa fiero la giacchetta granata, e mi fa tornare il sorriso per il Toro e la Torino granata che verrà.   Roberta Picco (foto Dreosti)

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