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Meritiamo tutti di tornare ad essere il Toro

Cristina Raviola
Buonanotte granata/L’anno del Toro si chiude in un momento difficile, per la squadra e per i tifosi. Tornare uniti e forti si può, ma come?

Qualcosa si è incrinato. L’ho avvertito ieri, nell’aria, entrando all’Olimpico. Sui visi, la tensione della rabbia da sfogare, e la delusione per aver iniziato un campionato di corsa ed essere inciampati sul più bello, senza aver più la forza di rialzarsi. Eppure, nonostante ciò che pare aver percepito il mister Ventura, i tifosi si sono comportati da passionari innamorati quali sono. Sì, forse un po’più spenti, forse un po’più appannati, ma sfido qualsiasi altra piazza meno difficile a far meglio. Dopotutto, la figuraccia di mercoledì è ancora ben stampata nelle nostre menti.

La contestazione c’è stata, certamente, nelle parole tristemente ironiche scritte sugli striscioni e nei fischi, all’ennesima dimostrazione di qualcosa che rimane ben lontano dal Toro che vorremmo vedere, in questa prova inesistente contro l’Udinese. Ma c’è stato tanto altro ieri, prova del fatto che, nonostante tutto, non c’è nulla di spento in quel fuoco d’amore che prova questa piazza così difficile, tanto arrabbiata e delusa. Il sostegno dei tifosi c’è stato, eccome. Forse più emotivo, forse più altalenante, ma silenzioso solo alle orecchie di chi non vuol sentire.

Stiamo per chiudere il 2015, anno straordinario per il Toro, di dolci ricordi e qualche rimpianto, condito con le lacrime di gioia e di delusione che hanno bagnato il nostro viso, di momenti a cui penso ancora con emozione. Non permetto a me stessa che queste ultime impronte lascino un segno più grande di tutto quello che ha rappresentato il 2015. La squadra, d’altro canto, dovrà ripartire da gennaio, ritrovando se stessa, risolvendo i problemi che hanno causato questi inspiegabili colpi di testa, guardandosi indietro e trovando questa piazza, tanto dolce quanto spietata a volte, tanto esigente, quanto meritevole di ben altre prestazioni. Meritiamo tutti di tornare ad essere il Toro.

E’ arrivata ieri sera la notizia del rinnovo del contratto del nostro capitano, fino al 2020, il regalo di Natale che aspettavo con impazienza, nella speranza che anche lui, cuore e anima del Toro che può di nuovo essere, ci guidi fuori da questo momento buio, e che rimanga a lungo a costruire nuovi pezzi di storia con noi. Per me, questo, è un buon motivo per sorridere.

Buonanotte… e Buon Natale a tutti voi, grandi cuori granata!