Sofferenza, questa volta lotta, beffa, calcistica ed arbitrale. Schema questo che assai spesso si è ripetuto nelle stracittadine e anche questa volta si è verificato.
columnist
Mi piace
Il Toro ha corso e pressato con tutte le risorse a sua disposizione. L'assenza di Iago e Sirigu ha complicato assai le operazioni. Fa imbufalire non poco l'indolenza e la mollezza del retropassaggio di Zaza, Ichazo ha la sua percentuale di responsabilità ma nettamente inferiore al centroavanti. Non ci siamo. Il paradosso è che il pasticcio sia avvenuto dopo un ripiegamento difensivo della punta. Zaza non ha (ancora?!) capito che al Toro non si viene a giocare con sufficienza ma per sudare e rispettare i tifosi, sia chiaro.
Mi scoccia sottolinearlo dopo un errore, tutti ne commettiamo, ma l'uomo per ora è lontanissimo dalla genetica granata. Già nelle sue precedenti esibizioni aveva dato segnali importanti di poca predisposizione al sacrificio, diciamo… Oltre tutto ci è costato un patrimonio. Non parliamo poi di Soriano e della sua attività social, quella in campo non è pervenuta... Temo alla base ci sia… non trovo termine appropriato… non da poco coniugato ad un certo lassismo societario. Soriano torna pure in Spagna, ce ne faremo (facilmente) una ragione. Il derby ha anche confermato il modesto valore delle seconde linee. Come spesso accade dalla panchina non è arrivato un miglioramento della cifra tecnica della squadra pur sempre generosa dal punto di vista atletico.
Coraggio, la classifica corta ci mantiene in scia…
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA