Le quattro lettere dovrebbero subito tramutare la vostra espressione di sorpresa in un assenso cordiale, commosso e compiaciuto insieme. Perché il destinatario di un simile appellativo altri non è che uno dei più forti portieri di tutti i tempi, cuore granata e indimenticato protagonista della stagione leggendaria degli Invincibili: Valerio Bacigalupo.
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A chi ci si riferiva con il termine Baci?
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Nato il 12 marzo 1924 a Vado Ligure, nel savonese, Valerio viene da una famiglia di praticanti sportivi: nuotatori, calciatori, atleti. Come è inevitabile che sia, Valerio Bacigalupo segue le orme del fratello maggiore Manlio, portiere dal tocco elegante e celebrato per aver contribuito alla conquista dello scudetto da parte dei granata nell'annata 1927-28.
Comincia la sua carriera da professionista all'età di 18 anni, prima in serie B nelle file del Savona, mentre nel campionato di guerra del 1944 vestirà i colori del Genoa. Già si distingue per doti atletiche e un sesto senso difensivo esemplare. Appena termina il conflitto il Toro, in cui anni prima aveva militato il fratello Manlio, lo vuole con sé. È l'inizio della leggenda. Valerio Bacigalupo diventa ben presto un portiere esemplare, abile a supportare la difesa grazie a una preparazione atletica state-of-the-art. Quattro scudetti collezionati l'uno dopo l'altro con una voracità da cacciatore per un totale di 137 partite disputate.
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Il Baci abbaglia con il suo talento da fuoriclasse. Esce dalla porta con una spavalderia da guerrigliero, capitana i compagni di squadra con una capacità di visione strategica fuori dal consueto. Per lui il pallone è "un nemico che non deve entrare in casa". E malgrado la stortura di una fine ingrata come improvvisa, la sua statura di portiere Invincibile continua a impressionare e ispirare ancora oggi.
Raccomando a tutti la lettura del libro "La vera storia di Valerio Bacigalupo", splendida testimonianza scritta da Giorgio Coggiola. Il libro è un concentrato di aneddoti che orbitano tutti attorno alla vita dell'indimenticabile portiere, dalle prime esperienze a Vado Ligure fino al giorno infausto di Superga. Gli aneddoti sono raccontati da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di accompagnare il campione nel suo percorso professionale e di vita, dai primi compagni di squadra, a Sauro Tomà, al nipote Valerio Bacigalupo Junior, a Ignazio Bovero. Non mancano poi parti tratte da articoli di giornale che commentano, accalorati dall'entusiasmo, le gesta sportive tanto di Baci quanto del Grande Torino.
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Vale la pena riportare uno dei tanti aneddoti narrati all’interno del libro e che Valerio Junior, in occasione di un’intervista rilasciata sul nostro portale:
Valerio era una persona che anche di inverno girava in pantaloncini corti e ciabatte, e anche agli allenamenti arrivava con vestito in questo modo con la sua bici. Un giorno la polizia lo fermò, e gli fece la multa perché era (ed è tutt’ora) vietato andare in bicicletta con gli zoccoli e gli fecero perciò la multa. Questo per far capire come fosse genuino, e a volte un po’ cupo, Valerio Bacigalupo.
Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.
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