La strage del 4 maggio lasciò il Torino completamente distrutto. All'indomani della nuova stagione di campionato, il disastro di Superga non era ancora stato metabolizzato, malgrado fosse ormai ora per il calcio italiano di rimettersi in carreggiata. Nella sede di via Alfieri, Ferruccio Novo versava in uno stato di crisi nera. La squadra degli Invincibili non c'era più, quel Grande Torino che per anni aveva incantato folle di tifosi e di addetti ai lavori, era solo un ricordo. Sarebbe stato possibile costruire un'entità che potesse avvicinarsi anche solo lontanamente alla grandezza dei Campionissimi? Novo era stremato, ma sapeva che bisognava in qualche modo ripartire. E all'ipotesi proposta dalla Federazione di impedire ai granata la retrocessione per due-tre stagioni (anche in caso di sconfitte consecutive), il presidente e i dirigenti del club furono concordi nell'opporre un fermo e solenne "no". Perché il calcio è una cosa seria e la permanenza in A bisogna meritarsela. La sfida era enorme, bisognava mettere in piedi una rosa all'altezza. Il primo atleta a farsi avanti per contribuire alla ricostruzione fu l'attaccante Riccardo Carapellese, il capitano della Nazionale. Cresciuto nelle giovanili del Toro, aveva potuto frequentare i giocatori del Grande Torino grazie proprio alla Nazionale. Giuseppe Bigogno lasciò invece il Milan per proporsi come tecnico. Dalla Lucchese arrivarono Cuscela e Nay. E dal Filadelfia una sfilza di giovani, pronti al grande salto: Balbiano, Gandolfi e Giuliano tra tutti. Il risultato, a fine torneo, fu stupefacente: sesto posto con 41 punti conquistati. Per una squadra rinnovata completamente dopo tutto ciò che era successosi trattava davvero di un traguardo eccezionale. Dopo la data funesta del 4 maggio, furono molti i professionisti che desiderarono entrare nel Torino, dimostrando un amore per la maglia granata cui è difficile trovare eguali.
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Nel segno del Toro
I primi a vestire granata dopo Superga
Torna l'appuntamento con la rubrica "Nel segno del Toro", a cura di Stefano Budicin
Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.
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