La parola "retrocessione" è forse il termine più odiato, temuto e disprezzato per un tifoso. Sì, perché il declassamento della propria squadra in una schiera inferiore viene visto e vissuto come un colpo al cuore, a prescindere dal rango. È un abominio che pesa fortemente sul mood dell'ambiente e delle casse della società. In altre parole: è una catastrofe.
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Il Toro e le retrocessioni
Torna "Nel Segno del Toro", la rubrica a cura di Stefano Budicin: "La parola 'retrocessione' è forse il termine più odiato, temuto e disprezzato per un tifoso. Parlando del Toro, sono sei le volte in cui è sceso in B"
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Parlando del Toro, sono sei le volte in cui è sceso in B, rimanendovi per dodici stagioni. Il primo crollo fu sperimentato nel 1958-59. Dieci anni dopo la tragedia del Grande Torino. Il colpo terribile di Superga aveva lasciato ferite inemendabili e profonde. Infatti il Toro degli anni '50 aveva lottato con tutte le sue forze per stare a galla, riuscendoci tra mille incagli. La disfatta, però, non poté che palesarsi, tra crisi finanziarie e societarie, rinnovi malmostosi della rosa dei titolari portarono a scelte scellerate, come la sponsorizzazione della Talmone Venchi Unica. Sulla maglia, per contratto, comparve la T bianca, legata non al nome del club ma a quello della casa di dolciumi.
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Dopo la discesa agli inferi c'è da dire che la risalita in A fu immediata, grazie alla guida tecnica di Senkey. Dopo vent'anni, però, la retrocessione torna a tormentare il Toro, che ottiene appena 27 punti.
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La stagione 1995-96 si rivelò nuovamente fallimentare per i nostri. Il Toro guadagnò 29 punti, segnando 28 gol e incassandone 46. La permanenza in B durò tre stagioni (1996-99). A segnare la rinascita fu il talento di Mondonico, che però riuscì a far sognare i tifosi il tempo di una sola stagione. Con il nuovo millennio, infatti, il Toro fu di nuovo in B, avendo raggiunto appena 36 punti. Di nuovo, la rinascita, che si protrasse per un paio di stagioni, salvo poi arenare in un ennesimo capitombolo (2002-03). Ma nel campionato 2006-07 il Torino tornò a fare sognare. Alla presidenza si era appena insediato Urbano Cairo e le premesse per una rinascita erano palesi. Ma il torneo del 2008-09 si rivelò un fallimento e per altre tre stagioni consecutive il Toro rimase negli inferi (2009-2012), prima di rialzarsi nel 2014-15 e riassestarsi nella serie A da cui ancora oggi non ha intenzione alcuna di andarsene.
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Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.
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