Nel Segno del Toro

Quando Carlo Mazzone strinse la mano a Pulici

Stefano Budicin

Torna l’appuntamento con la rubrica di Stefano Budicin: "Grazie al suo talento e a un attento gioco di squadra Pulici riuscì a portare il Toro di Gigi Radice alla conquista dello scudetto"

Vi fu un giorno in cui l'allenatore di una squadra avversaria si alzò dalla panchina per dirigersi verso un granata e stringergli la mano. Ricordate di chi si tratta? In che occasione? Di sicuro fu un evento straordinario che vale la pena recuperare. Ci troviamo al Comunale di Torino. La squadra in visita è la Fiorentina, che può contare su una rosa di talento: Superchi, Bertini, Merlo, Caso, Antognoni. A guidarla è un allenatore di tutto rispetto, tale Carlo Mazzone. Si comincia! Il match procede regalando colpi di scena e momenti di suspance a dir poco grandiosi. Le squadre sono pronte, ferine, scoppiettanti. E il campione che fa le magie è Paolino Pulici.

Siamo al 10' e il Toro è già in vantaggio grazie a lui. Appena si rientra in campo per il secondo tempo, l'avversario Casarsa segna su calcio di rigore. Ma ci pensa Zaccarelli a rimediare. Adesso però gli occhi sono di nuovo puntati su Pulici, il quale non si fa scappare l'occasione. Prende palla a centrocampo e comincia a correre, ma sarebbe meglio dire a galoppare tanto è celere e scattante. Salta di qua, schiva di là, atterra in prossimità della porta. La scena è straordinaria e il bomber segna il suo terzo gol della giornata, un capolavoro. Che non passa inosservato, al punto che Mazzone, abbagliato da un sentimento di ammirazione così forte da non lasciargli requie, si alza dalla panchina e si invola a stringere la mano a Puliciclone. Un gesto di sportività che fa commuovere e che ci ricorda che il calcio sgorga esattamente da momenti di questa portata.

Paolo Pulici vanta 335 presenze e 134 gol con la maglia granata. La sua figura è talmente imponente che non lo si può considerare soltanto un giocatore, un bomber, un attaccante. Paolo Pulici è molto di più, è una leggenda, nient’altro che una leggenda. E pensare che i primi tempi al Toro furono tutt'altro che facili. Ma bastò aggredire il campo con la carica giusta e con il duro lavoro e Pulici entrò nell'Olimpo, tanto da meritarsi due titoli di capocannoniere. Grazie al suo talento e a un attento gioco di squadra Pulici riuscì a portare il Toro di Gigi Radice alla conquista dello scudetto, un traguardo che ancora oggi marca la memoria dei tifosi non solo torinisti.

Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.

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