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columnist
Non dire gatto…
Come l'invaghito di una modella che incredibilmente riceve un "sì" ad una sua richiesta di appuntamento ci stavamo gustando un bel Toro, aggressivo e puntuale,quando improvvisamente il gioco si è interrotto ed è stato game over. Io sono da sempre sostenitore che il campo dice quel che vali,se non riesci a gestire un vantaggio di tre gol contro un squadra di classifica medio bassa, hai dei lampanti limiti caratteriali. Nell'immediato non ti capaciti per ciò che hai visto, poi la memoria ti aiuta nella comprensione o non comprensione dell'accaduto. I "professoroni" della panchina, dei moduli, dei cambi, della preparazione individuano in Mazzarri l'artefice del tracollo insieme a tal o tal altro calciatore bollato come scarso.Ovviamente fino al 70' si giocava bene contro dei mediocri, poi l'allenatore ha sostituito i più in forma (magari stanchi) ed allora abbiamo perso (ironico). Io penso che il Toro di Cairo, allenatori a parte, non sia mai riuscito nei momenti topici a gestire le situazioni lucidamente e con carattere.
https://www.toronews.net/columnist/prima-che-sia-troppo-tardy/la-forza-dei-numeri/
Ventura contro il Parma pareggiò la partita decisiva per l'Europa, Mazzarri ha perduto ad Empoli la gara della speranza e via dicendo. È un nostro limite, non avessimo questo ne avremmo altri, sia chiaro. Calciatori in grado di dare carattere e mestiere ad una squadra costano molto cari, infatti si chiamano campioni ed al Toro difficilmente approdano. Siamo in classifica dove meritiamo di essere anche in quanto alcuni calciatori e forse anche l'allenatore hanno reso al di sotto delle aspettative, evito di ripetere le solite storielle trite e ritrite, ma si discute di una o due posizioni in meno mica di altro. Aina, ad esempio, fa una giocata buona, un'altra discreta, poi si dimentica di "salire" velocemente e ci fa prendere gol, fosse attento e concentrato 90' minuti sarebbe ancora al Chelsea. Mi pare giusto essere contenti dei primi 70 minuti giocati ad un buon livello tecnico e di intensità, altrimenti se anche quando giochiamo bene citiamo solo gli errori ed inveiamo contro tutti ci vogliamo male. La delusione è comprensibile, non mi reputo sano trasformarla in perenne frustrazione. E mi riferisco anche a ciò che trasmettono vertici societari e tecnici: un po' di spensieratezza e qualche molare in più non guasterebbe. Il calcio dovrebbe essere anche divertimento, non costante macerazione interiore o tediosa ripetitività. Le critiche vanno bene, cerchiamo però - commentando il Toro - di sorridere più spesso altrimenti sarà "malox forever"…
Enrico Tardy: Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.
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