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Non è l’arena

Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 
Prima che sia troppo Tardy / Torna la rubrica di Enrico Tardy: "Mercoledì a Bergamo sarà durissima, contro una Dea che comunque corre tanto ed ha alcuni buoni calciatori soprattutto in avanti"

La gara contro il Napoli è stata per noi tifosi del Toro semplicemente deprimente. Nulla ha funzionato, come in quasi tutti i nostri match delle 12,30 oserei dire, zero gioco, zero gamba, zero via zero. Calciatori sincronizzati, si fa per dire, nel pressing, come seduttori e donne riluttanti, imprecisioni grossolane e goffaggini assortite.

Andiamo oltre la giornata storta, però. Zaza e Belotti non possono giocare entrambi perché non sono fatti per giocare insieme! Nessuna squadra di serie A si permette due punte così ed abbiamo la pretesa di farlo noi?! Oltre tutto la domenica in cui gli esterni titolari non ci sono ed i sostituti sono prevalentemente abili in fase di attacco?! Giusto qualche esempio: il Milan, Higuain, la Juve, Ronaldo, l'Inter Icardi, ecc.

Noi così facendo perdiamo un uomo di raccordo che collabori con il centrocampo; è evidente che non possiamo supportare questo modulo se non per tratti di gara o con squadre di bassa classifica. Quando poi si inizia a tirare fuori la storia degli schemi e di chi è arrivato a luglio piuttosto che agosto, buona fortuna...

Detto questo è emersa una povertà tecnica avvilente. E' vero, il Napoli è un'ottima squadra e ci ha sistematicamente asfaltato, ma ieri sembravamo una neopromossa. Cross ridicoli, rinvii sbilenchi, la fiera della mediocrità. Sono certo che, seppur non eccelsi nei fondamentali, i nostri eroi possono fare meglio di così.

Mercoledì a Bergamo sarà durissima, contro una Dea che comunque corre tanto ed ha alcuni buoni calciatori soprattutto in avanti. Il capitolo allenatore viene prima o dopo quello sul regista? Siamo sufficientemente arrabbiati e preoccupati così, per ora può bastare.

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.