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Toro eliminato, ma l’Europa era una priorità?

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: "Io non penso che sia normale che da un giorno all'altro un giocatore possa decidere per l'ammutinamento senza che prima siano apparsi chiari segnali"
Vincenzo Chiarizia

Il Toro è stato eliminato al Play-Off dei preliminari di Europa League, perdendo 2-1 contro il Wolverhampton e dopo aver perso anche l'andata in casa con il risultato di 2-3. Gli arancioneri si sono dimostrati più in palla fisicamente e più forti di un Toro certamente volenteroso, ma che ha fatto troppo poco per passare il turno. Non me la sento di attaccare i giocatori scesi in campo, tanto meno quelli entrati a partita in corso e fuori ruolo (vedi Berenguer). I 14 ragazzi scesi in campo hanno dato tutto, certamente troppo poco per avere la meglio su una squadra dal valore della rosa molto più alto. Se poi alla rosa attuale togliamo Falque, Ansaldi e Nkoulou che sono i tre giocatori più tecnici, e la società anziché prevenire assiste inerme all'addio all'Europa, purtroppo non possiamo stupirci se il Toro non sia riuscito nella missione difficilissima di ribaltare i pronostici.

Cosa avrebbe dovuto fare la società? Di base, come recitava un famoso spot televisivo, prevenire è meglio che curare, per cui per sopperire agli infortuni di Ansaldi e Falque avrebbe semplicemente dovuto intervenire sul mercato per tempo portando Laxalt e uno tra Verdi, Kamano o chicchessia (purché frutto di analisi tecniche approfondite) ad inizio preparazione. Per quanto riguarda Nkoulou il camerunense merita un discorso a parte. Premetto che chiaramente il giocatore ha mancato di rispetto alla squadra, ai tifosi e al mister, ma mi chiedo se sia mai possibile che in una società di Serie A sia normale che si vivano tanti casi spinosi come quello di Maksimovic e oggi come quello di Nkoulou. Io non penso che sia normale che da un giorno all'altro un giocatore possa decidere per l'ammutinamento senza che prima siano apparsi chiari segnali. Il mister e lo staff vedono come si allena il giocatore, no? Ci sono tanti dirigenti intorno alla squadra, nessuno si era accorto che qualcosa non andava? Purtroppo il caso Nkoulou non è il primo, ma perché il Toro si ritrova a gestire spesso queste situazioni? E perché non lavare in casa i panni sporchi, rilasciando invece dichiarazioni che, comunque andrà a finire, lasceranno inevitabilmente degli strascichi? Forse perché l'obiettivo è quello di far digerire la cessione del difensore magari l'ultimo giorno di mercato?

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Optando semplicemente per una mala gestione e non per un secondo fine, credo che purtroppo ci sia un'inadeguatezza nella gestione e della struttura societaria. I giocatori, logicamente, sono ambiziosi e vogliono crescere. Se i giocatori, che nella stagione precedente hanno disputato un grandissimo girone di ritorno, vedono che la società non li supporta con un mercato all'altezza, questi possono fare due ragionamenti: chiedere di essere ceduti o impegnarsi di meno perché tanto non serve. In un modo o nell'altro la squadra non cresce. Ribadisco che sicuramente, se le cose sono andate come dichiarato da mister e presidente, Nkoulou si è comportato malissimo, ma stupisce che il caso sul camerunese sia scoppiato dopo le parole di Cairo circa la felicità dei giocatori di restare al Toro, dopo l'andata contro i Wolves. Coincidenza? Probabilmente sì. Ad ogni modo non voglio fossilizzarmi sulla pagliuzza e non accorgermi della trave nell'occhio. Nkoulou è un problema che rappresenta la punta di un iceberg. Il problema è in seno alla presidenza che ammazza i sogni dei tifosi, stronca le ambizioni dei calciatori che con noi non cresceranno mai e non giocheranno mai in palcoscenici importanti con il granata addosso. Finché il presidente Cairo utilizzerà questo modus operandi, Nkoulou non sarà l'ultimo giocatore a fare certe uscite.

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Il mancato approdo ai gironi del Toro rispecchia quanto quest'anno il Toro ha investito sul mercato, ossia zero. E' arrivato Laxalt, per il quale manca solo l'ufficialità. Con oggi sono passati la bellezza di 378 giorni dall'ultima ufficialità in entrata (Zaza e Soriano). Dopodiché il nulla. Dove vuole arrivare una società che non investe in nuovi arrivi per migliorare la squadra per oltre un anno? Dove vuole arrivare una presidenza che non vede come prioritario il passaggio ai gironi di Europa League? Il tutto poi condito da dichiarazioni presidenziali volte a ridurre sempre di più i sogni e le ambizioni del Toro. Quindi ora che si è fatto male anche Zaza, speriamo nulla di grave, se il Toro dovesse prendere uno tra Verdi e Kamano, non potrà esordire in casa dell'Atalanta perché non potrebbe andare subito in campo, giusto? Non vado oltre perché rischierei di diventare irrispettoso, cosa che mai e poi mai vorrei, perché l'espressione delle opinioni critiche deve sempre essere fatta con educazione. Mi limito solo a dire che il risultato di ieri indica che si sta rispettando la scala delle priorità della società.

Ora sotto con i botti improvvisati di mercato.

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