Quella contro l'Empoli, lo aveva detto Vanoli in conferenza stampa pre match, si è rivelata una partita complicatissima. Sporca, tosta, sofferta, per giunta sotto la pioggia battente. Ma il Toro l'ha vinta con la testa e con il carattere. La voglia di vincere, la concentrazione e la determinazione hanno prevalso ancora. La mentalità che abbiamo visto, ancora una volta, è quella giusta. Poi è arrivato un lampo del miglior Vlasic, che ha sbloccato il risultato con una magia. Ed è arrivato il quarto risultato utile consecutivo, con tre vittorie e un pareggio, grazie ad una squadra che ha trovato il suo equilibrio, soprattutto con l'arrivo a fine gennaio delle tre perle Elmas, Casadei e Biraghi.


LA SCOSSA GRANATA
Palla al 10, tre punti
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La qualità di questi tre innesti e il modulo più solido ci stanno regalando soddisfazioni e successi. Dopo tante sconfitte e la tremenda sensazione che potesse diventare un anno tragico, la rinascita è arrivata con il calciomercato di gennaio. La tendenza sì è invertita e, nonostante non ci fossero traguardi oggettivamente raggiungibili, le motivazioni si sono manifestate. Casadei, insieme a Ricci, sono pure stati convocati in Nazionale, ulteriore motivo di orgoglio per Società e tifosi. Il Toro ha fatto almeno un gol nelle ultime dieci partite di campionato. Non succedeva dalla stagione 2016-2017 (con quattordici partite di fila in gol tra il 22° e il 35° turno). E Nikola Vlasič, autore del migliore campionato da quando è al Toro, ha segnato già 4 gol e confezionato 3 assist. Vanoli, in conferenza post Torino Empoli, ha commentato: "Mi piace prendere i 3 punti soffrendo, rispetta il DNA della maglia che noi mettiamo". I tifosi lo hanno capito, e dopo gli esodi granata a Monza e Parma, sabato sera al Grande Torino, nonostante la pioggia e la partita non di cartello, c'erano 21mila persone. "È sempre importante capire dove si va a lavorare, è importante anche per trovare i giocatori da Torino. Il calciomercato di gennaio è stato buono per questo. Abbiamo fatto 10 punti grazie alla gente. A Monza e Parma è sembrato di giocare in casa, i nostri tifosi sono importanti. Possiamo aver perso dei punti stupidi, ma se la gente viene è perché sta capendo che diamo il 200%. Per me questo è importante".
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Intanto, il Toro, nonostante la difesa rifatta da zero, il mancato rientro di Schuurs (che ci manca tantissimo) e l'infortunio a Duvan Zapata, attualmente ha 3 punti in meno rispetto allo scorso anno. Frutto sicuramente del calciomercato di gennaio, ma anche della capacità e della grinta del mister. Meraviglioso il suo incitamento verso i tifosi al 95'. In quel gesto c'è tutto, tutta la passione per la maglia granata. A proposito di motivazioni, il Presidente Cairo, post partita, ha commentato: "Una sola sconfitta nel 2025? Ed era anche immeritata a Bologna...Spazio per sognare? Davanti corrono, cerchiamo di vincere il più possibile e poi vediamo". Interessante osservare le sperimentazioni sul modulo che ha dovuto fare il mister nel corso della partita con i toscani. Parte con il 4-3-2-1, a causa dell'assenza iniziale di Lazaro, con Vlasic e Elmas dietro Adams e Gineitis terzo centrocampista insieme a Ricci e Casadei. Passa a 3 in difesa all'inizio del 2° tempo, a causa del leggero infortunio di Walukiewicz, sostituendo il polacco con Masina e facendo avanzare Biraghi nel 3-4-2-1. Finisce poi con l'ormai consolidato 4-2-3-1. Giusto adattare la squadra, segno di ulteriore maturità del mister. Ora ci sarà la sosta per le nazionali, poi si torna in scena lunedì sera 31 marzo a Roma, contro la Lazio reduce da una pesantissima cinquina a Bologna. È ora di fare il colpo, e noi saremo all'Olimpico a tifare questo bel nostro Toro.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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