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Rampanti: “Brekalo? I numeri dicono che sarà difficile trovare un altro come lui”

Rampanti: “Brekalo? I numeri dicono che sarà difficile trovare un altro come lui” - immagine 1

Serino analizza così i temi caldi di casa Toro dopo la partita contro il Verona e in vista dell'ultima di campionato

Gianluca Sartori

Il Torino vince a Verona e si prepara all’ultima di campionato, la sfida casalinga contro la Roma, ma a tenere banco in casa granata è sicuramente la questione relativa al mancato riscatto di Josip Brekalo. Non si poteva che partire da questo nella nuova puntata di “Parola al Mister” con Serino Rampanti.

Serino, cosa pensi della vicenda Brekalo? 

“Ricordi cosa dichiarai rispetto ai riscatti da esercitare a fine anno? L’unico che avrei fatto sicuramente era quello riguardante Brekalo. Già mesi fa avrei puntato su questo ragazzo, che è quello che dà più sicurezze tra i trequartisti in rosa per giocate utili, posizione in campo ambidestra, doti realizzative. Avere un giocatore che spacca le partite in quella zona del campo ed è capace di arrivare a sette gol, ha un peso importante. Andiamo a vedere il minutaggio di Belotti e il minutaggio di Brekalo e vedere l’incidenza di questi giocatori nell’economia dei gol della squadra. Belotti, rigori esclusi, quest’anno ha fatto un gol o un assist ogni 218 minuti; Brekalo ogni 245 minuti, e non è un centravanti. Trovare un altro trequartista che sappia determinare così non è semplice. Praet, ad esempio, segna o fa assist ogni 361 minuti. E su di lui c’è sempre l’interrogativo sulla sua tenuta fisica. Se penso a un altro giocatore che nel Torino ricopriva quella zona di campo con caratteristiche un po’ diverse ma simile efficacia penso a Ljajic, che nella sua ultima stagione in granata realizzò 6 gol, facendo molti più assist, 9. In generale il Toro si è poi pentito di aver dato via Ljajic; quindi, spero non accada lo stesso con Josip. Voglio credere al Torino sul fatto che sia stato lui a non voler rimanere, ma ho il sospetto che la sua partenza lascerà qualche rimpianto”. 

Sulla partita di Verona? Un Toro gagliardo ha vinto e raggiunto quota 50 punti.

“Il Torino ha fatto una bella partita, in mancanza di obiettivi concreti da perseguire. Juric si è dimostrato bravo a tenere sul pezzo tutti i giocatori. E lo ha fatto dando anche il giusto spazio a chi aveva giocato meno in precedenza. L’unica cosa che mi è sembrata strana è il fatto che al posto di Ricci sia entrato Pobega, che è del Milan, e non Mandragora, che dovrebbe essere riscattato. Questa cosa mi ha lasciato sorpreso, non vorrei che si pensasse di non riscattare Mandragora”. 

Zima al posto di Bremer?

“Mi sembra se la sia cavata con buona autorità. Difficile per tutti sostituire Bremer per quello che ha dato. Lui ha fatto molto bene essendo stata la prima volta che era stato chiamato a giocare in quel ruolo. Non è Bremer, ma può rendersi utile”. 

Berisha è stato autore di una buona prestazione: potrebbe essere lui il portiere titolare dell’anno prossimo?

“Berisha secondo me è sufficientemente bravo. Altri nomi che leggo non mi sembra abbiano più credenziali di lui. Per cambiare bisogna cambiare in meglio, altrimenti meglio restare così”. 

La stagione termina venerdì, con Torino-Roma. Che gara ti aspetti?

“Juric mi sembra un tipo di allenatore che non molla niente. Si tratta pur sempre una partita di prestigio, anche se è l’ultima di campionato, inoltre la Roma sarà motivata dal fatto di volersi conquistare l’Europa League. Ma il Torino dovrà confermarsi ancora più motivato, solo così i giocatori si confermeranno ottimi professionisti. Quindi mi aspetto una grande partita da parte dei granata”.

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