Il Torino viene dominato in casa dal Napoli, che si dimostra superiore: alle porte c’è ora una sfida da non sbagliare assolutamente, quella col Parma. Ne parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento di “Parola al Mister”, in cui – come ogni settimana – ci dà la sua visione sui temi più caldi di casa Toro.
Parola al mister
Rampanti: “Certo che trovare il Napoli proprio ora… Ma a Verdi direi una cosa”
Serino, Nicola ha affermato che sul risultato finale di Torino-Napoli hanno pesato più i meriti degli azzurri che i demeriti dei granata. Sei d’accordo?
“Sicuramente incontrare il Napoli proprio ora è stata pura sfortuna. Si tratta probabilmente della squadra più in forma, in questo momento, di tutto il campionato. Ma la mia analisi è leggermente diversa; prenderei in considerazione anche l’approccio sbagliato della squadra nella parte iniziale del match, che è stata quella decisiva. Non è la prima volta che succede…”
In 14 partite della gestione Nicola, 11 volte il Torino è passato in svantaggio per primo.
“Forse c’è qualcosa su cui riflettere, forse la squadra non entra in campo con la rabbia giusta e ha bisogno di uno schiaffo per destarsi. La leggerezza di Nkoulou che origina il secondo gol del Napoli è emblematica. Sono cose che non devono succedere in una squadra che lotta per la salvezza! Per salvarsi bisogna avere rabbia e stare attenti a non prendersi rischi di questo tipo. Anche sul primo gol del Napoli a mio avviso Bakayoko non deve potersi liberare in quel modo e calciare verso la porta. E guardate anche la palla persa di Verdi nell’azione del gol di Barrow a Bologna. Proprio su quest’ultimo giocatore vorrei approfondire il discorso”.
Prego.
“Verdi ha vissuto un periodo magico a Bologna dove gli riusciva tutto. Poi a Napoli si è perso. Infine, al Torino per quasi due anni non è riuscito a trovare né continuità né prestazioni. Ora è arrivato un allenatore che gli sta dando un’altra opportunità importante, spostandolo in una posizione che può allungargli la carriera perché gli permette di sfruttare bene le sue caratteristiche. Non può permettersi di sprecare questa opportunità facendo errori come quello di Bologna. Potessi, gli direi queste cose, spero gliele faccia presente anche chi gli sta vicino”.
Ora salterà la sfida col Parma così come Mandragora. Quanto peseranno queste due assenze?
“Si tratta di un bel guaio. Mandragora ha preso in mano con continuità di prestazioni il centrocampo del Toro (anche se nel primo tempo contro il Napoli anche lui non ha dato il meglio). Senza di lui magari potrebbe giocare Baselli regista; per me ha le qualità per potersi adattare a questo ruolo, ma è reduce da diversi problemi fisici, e quante partite ha giocato da titolare quest’anno? Poi ci sono Lukic, a cui manca sempre la personalità per provare le giocate importanti, e Linetty, che si è perso, oltre a Rincon e Gojak. Numericamente gli uomini per sopperire alle assenze ci sono, ma in quanto a qualità Mandragora e Verdi sono difficilmente sostituibili, e la partita sarà una di quelle da vincere per forza”.
Però il Parma resta lo stesso alla portata del Torino, non sei d’accordo?
“Sì a patto di limitare quelle leggerezze di cui sopra. Parlo di ingenuità che non sono ammissibili in questo momento, e ci aggiungo proprio la seconda ammonizione di Mandragora contro il Napoli. Credo che Nicola non abbia colpe, quando si verificano errori simili. Anzi, fossi nel presidente Cairo gli avrei già fatto firmare il contratto per la prossima stagione; in generale ha fatto fino ad ora un ottimo lavoro, al netto di alcuni errori che ci possono stare, come la mancata sostituzione di Mandragora ammonito”.
Il Cagliari, vincendo tre gare, ha cambiato il volto della corsa salvezza. Come interpreti la situazione?
“Da tempo mi aspettavo che alla lunga Benevento e Spezia fossero risucchiate. Forse questo sta accadendo. Ma vediamo cosa succede a partire dal prossimo weekend”.
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