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PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Difesa? Troppi gol presi, ma anche a centrocampo serve altro”

Gianluca Sartori Direttore 
Serino analizza così i temi caldi di casa Toro dopo la sconfitta contro il Cagliari

Il Torino perde a Cagliari e incassa la quarta sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa Italia. Proviamo ad analizzare la situazione attuale in casa Toro con la nuova puntata di “Parola al Mister”, insieme a Serino Rampanti.

Rosario, è stata una settimana molto importante per l’associazione Ex Calciatori Granata, che ha premiato Duvan Zapata e Aaron Ciammaglichella. Che evento è stato?

E’ stato tutto molto bello, penso soprattutto al fatto che tanti giocatori del passato hanno accettato l’invito. Siamo rimasti contenti della piena collaborazione del Torino nell’accompagnare Aaron e l’allenatore Paolo Vanoli. Naturalmente ribadisco che proporrò al consiglio direttivo di anticipare la consegna del prossimo Pallone Granata a giugno. Intanto perché facendola a ottobre, dopo l’estate rimane poco tempo per preparare bene tutto, e poi perché, senza polemica, ci sono tutti i giocatori a disposizione e non potrebbe esserci alcun disguido”.

Sul Torino attuale, invece, cosa pensi?

Abbiamo sempre detto che bisogna aspettare 8-10 partite per potersi fare delle idee sulle potenzialità della squadra. Siamo arrivati all’ottava, quindi qualche opinione personale me la sono formata. Penso che la squadra oggi è nona in classifica, e se consideriamo gli uomini che mancano rispetto all’anno scorso, non è un brutto piazzamento. Consideriamo anche che l’allenatore precedente, colui che ha parlato di cilindrata insufficiente, è arrivato nono con Bellanova, Buongiorno e Zapata. Quindi siamo nella stessa posizione in classifica senza questi giocatori. Quindi le affermazioni di Juric mi sono sembrate azzardate e fuorvianti.Cosa dovrebbe dire, allora, Vanoli?”

Cagliari-Torino che partita è stata?

“Secondo me il Torino la partita se l’è giocata bene e ha perso per degli episodi disgraziati, in primis con l’errore arbitrale, e poi con qualche giocatore che si è dimostrato poco accorto. Il portiere è tornato al rendimento di qualche tempo fa, Coco è stato disattento perché un’autorete del genere è sintomo di poca attenzione. Qualche altro giocatore mi sembra sopravvalutato. Ma volevo far notare un paio di cose riguardo ai singoli”.

Prego.

Parlo del mezzo miracolo di Lazaro, che sembrava un giocatore inutile l’anno passato e invece quest’anno sta dimostrando di essere sufficientemente bravo per il gioco che chiede Vanoli. Un’altra annotazione positiva può riguardare la continuità che sta mettendo in mostra Linetty, se penso al suo primo campionato con Giampaolo allenatore. Oggi è preziosissimo in mezzo. Chi dice che Ricci ha le chiavi del gioco non vede bene le partite, secondo me ad essere fondamentale è Linetty, l’unico a saper presidiare certe zone di campo. Il rendimento della difesa è insufficiente, ma il centrocampo non fornisce adeguato aiuto. L’unico che fa filtro è proprio Linetty, a centrocampo serve più sostanza. Se aggiungiamo a questo la difesa deficitaria, ecco i tanti gol presi; chiaro che, se non si pone rimedio fin da subito, sarà difficile rimanere al nono posto. Confido nell’allenatore, che finora è stato bravo”.

Vagnati è in scadenza di contratto, giusto rinnovare?

“Su Juric avevo captato con mesi di anticipo come sarebbe andata a finire, la situazione di Vagnati invece al momento non riesco a leggerla altrettanto bene, vedremo cosa succede”.

Sanabria ha fatto gol, potrà limitare i danni dell’assenza di Zapata?

Due anni fa fece dodici gol segnandone alcuni di testa. La carenza di Zapata potrebbe essere in parte superata dalla bravura di Sanabria, però il Torino dovrà variare molto le giocate in fase di attacco. Se prima era obbligatorio mettere il pallone alto, adesso probabilmente bisognerà rifornire le punte in altro modo. La coppia Sanabria-Adams può gestire la situazione, ma mi rimane il dubbio della posizione di Vlasic, che non vedo da mezzala avanzata, sta troppo appiccicato alle due punte e questo lascia spazi in una zona nevralgica del campo, mentre Ricci invece sta spesso schiacciato verso la difesa. Parlo di una questione di distanze tra gli uomini. Ho questa sensazione, è nell’equilibrio del centrocampo che bisogna migliorare”.