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Rampanti: “Il problema è che il Torino è visto come una meta di passaggio”
Il Torino pareggia in casa contro la Salernitana, un risultato poco entusiasmante che impedisce ai granata di Juric di abbandonare una dimensione di centro-classifica senza ambizioni. Ne abbiamo parlato con Serino Rampanti: ecco la nuova puntata di “Parola al Mister”.
Il Torino sta perdendo la sua identità, confermi?“Ho l’impressione che la squadra ormai si sia appiattita. L’avevo già visto dall’atteggiamento iniziale contro la Roma e pure contro la Salernitana è successa una cosa simile che poteva portare anche a due gol presi, se si considera il palo di Candreva. Poi la squadra ha reagito e per fortuna ha trovato il pari nel primo quarto d’ora della ripresa, altrimenti sarebbe stata dura non farsi prendere dall’ansia. Per carità, il Toro avrebbe anche potuto vincere, ma mi sembra evidente che non ci sia l’aggressività del girone di andata. C’è l’impressione che il fatto di non avere obiettivi di classifica non aiuta. E non aiutano nemmeno alcune affermazioni dell’allenatore”.
A quali affermazioni ti riferisci in particolare?“Trovo sbagliato sottolineare continuamente in pubblico le carenze della rosa, perché questo va a influire negativamente sulla fiducia dei giocatori. Continuare a far notare quanti titolari dello scorso anno sono andati via vuol dire sminuire i giocatori che sono stati presi per sostituirli. Non è bello perché poi, a un certo punto, perdono la fiducia in sé stessi. Mi sembra come un padre che evidenzia continuamente le qualità del primogenito ai figli che sono venuti successivamente, ciò può avere effetti negativi”.
Quali sono i singoli che ti sembra possano accusare il momento?“Singo, anche se è scusato perché ho letto che ha problemi al pube. Mi spiace anche per Ricci, che si è fermato nuovamente per questi problemi al polpaccio di cui bisogna capire il perché. Anche se il gol della Salernitana era nato da una palla persa: avevamo già detto che tende ad andare per terra troppe volte nei duelli fisici, non è una combinazione…”
L’ennesimo gol di Sanabria nel 2023 ti ha stupito?“No, da diverse partite lo vedo mentalmente più sereno e quindi in campo riesce a mettere in mostra le proprie qualità. Questo è un momento molto positivo per lui”.
Ora la difficile trasferta in casa della Lazio…“Una partita ovviamente difficilissima, ma la cosa più importante è l’atteggiamento. Si spera che questo Toro ci smentisca, cancellando i ricordi delle due partite precedenti. Resta però l’impressione che qualcuno abbia mollato. Il calcio è diventato difficile da gestire per tanti motivi. Tra offerte di altri club, voci di mercato, contratti in scadenza, diritti di riscatto da esercitare o meno, i calciatori sono bombardati da troppe cose e le occasioni di distrazioni sono tante. In generale, il problema è che il Torino da troppi è considerato come una semplice meta di passaggio”.
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