Dopo la sosta del campionato, il Torino batte il Monza 1-0 e prova a lanciare una volata europea per il finale di campionato. Ecco l’appuntamento settimanale con “Parola al Mister”, in cui insieme a Serino Rampanti svisceriamo alcuni dei principali temi di attualità di casa Toro.
PAROLA AL MISTER
Rampanti: “Ora è il Toro a incutere timore agli avversari”
Serino, l’inizio di aprile porta il quasi certo riscatto di Zapata. Cosa ne pensi?
“E’ una buona notizia. Ha zittito tutte le malelingue che lo descrivevano come un giocatore rotto e bollito, che non avrebbe giocato con continuità, come invece sta facendo. Per il Torino averlo preso è stato un buon investimento. La carta di identità dice che non è più giovanissimo, ma il campo dice cose diverse. Se uno fa la vita da professionista dentro e fuori dal campo, si può giocare per altri anni”.
Intanto, col Monza è stato decisivo l’altro attaccante, Sanabria…
“Dall’inizio ha giocato Okereke, che a differenza di quanto si era visto a Udine ha fatto veramente poco. Sanabria è entrato nel secondo tempo e ha segnato, come a Napoli. Io continuerei così anche per la prossima partita. Il paraguaiano sta dimostrando di essere utile quando i ritmi calano un pochino. Poi lui, come già detto in passato, mi sembra sia uno che ha bisogno di essere un po’ pungolato nell’orgoglio; quindi, bene fa Juric a utilizzarlo in questo modo. Spero però che Okereke possa rendere come fatto a Udine”.
Che valore dai alla vittoria contro il Monza?
“Il Monza aveva trovato un buon modo di affrontare i granata, perché si difendevano e poi saltavano il centrocampo, impedendo al Torino di usare l’arma della pressione sui centrocampisti quando ricevono palla. L’impostazione di Palladino mi era sembrata buona, poi l’episodio del rigore ha sbloccato il risultato. Intanto, è stato un risultato importantissimo perché hai superato il Monza che era avanti di un punto. Mi chiedo però come sia possibile che il Monza sia vicino al Torino in classifica. È una squadra meno dotata, non ha dei giocatori che spiccano come invece li ha il Torino. Questa è la mia impressione. Di conseguenza la mia considerazione è che l’allenatore ha fatto un mezzo miracolo. Palladino però nel secondo tempo ha tolto Maldini e Colpani, che erano quelli che mi sembravano più pericolosi, questo mi ha lasciato perplesso”.
Con l’infortunio di Gineitis, Ricci acquisisce più importanza?
“Un vero peccato questo infortunio. Abbiamo sempre detto che i leader tecnici del Torino sono Buongiorno, Bellanova e Zapata; Gineitis, per me, può arrivare a questo livello. Ricci, invece, per me ci ha già fatto vedere quello che può dare. Il lituano, invece, può sorprendere, perché ha ampi margini di miglioramento e potrebbe diventare un top player”.
Cosa ti aspetti dalla sfida di Empoli?
“Io sono convinto che la sosta Nazionali sia un danno per chi stava giocando bene, ma il Torino ha superato alla grande questo ostacolo. Dunque, adesso ci deve essere grande consapevolezza. La squadra non deve avere alcun timore”.
E’ il Torino ora a incutere timore?
“Assolutamente sì, la squadra deve continuare così, attaccare gli avversari e giocarsi il tutto per tutto, solo così può sperare di partecipare alle coppe. In generale, guardiamo alla situazione delle squadre concorrenti. La Lazio può riprendersi con l’arrivo del nuovo allenatore, la Fiorentina è in bilico, il Napoli è in crisi nera. Dunque, il Toro potrebbe mettere nel mirino, secondo me, queste due squadre. Dipenderà tutto dalla bravura del Torino, ma anche dalle disgrazie altrui”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA