PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Portiere, Bremer e Belotti: tre nodi importanti per Vagnati”

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Serino analizza così i temi più caldi del momento del Torino dopo la vittoria con l'Empoli
Gianluca Sartori Direttore 

Il Torino vince a Empoli (1-3) ottenendo il sesto risultato utile consecutivo che vale l’attuale decimo posto in classifica. Ora la ricorrenza del 4 maggio, poi la terzultima sfida di campionato contro il Napoli. Nel frattempo, tiene banco l’argomento Belotti, tra una tripletta per certi versi storica e il possibile addio a fine anno. Di questo ed altro parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”.

Serino, ora gli episodi girano a favore del Toro…

“Alla lunga torti e favori si compensano spesso. Dopo tanti torti, diciamo che per una volta il Torino è stato favorito da episodi che in altri momenti non sono mai girati bene”

Belotti e la tripletta: cosa ti fa pensare quanto successo a Empoli col capitano?

“Due gol sono stati rigori, ma non è mai facile e scontato segnarli. Bisogna avere personalità e bisogna essere bravi nel calciare. Lui ha dimostrato entrambe le cose. Si tratta di un giocatore che se andrà via sarà difficilmente sostituibile. Domenica nell’Empoli ho visto Pinamonti, che potrebbe essere uno dei papabili. Buon giocatore, ma la differenza di caratura con Belotti per ora si vede tutta. Come quella con Pellegri e Sanabria. Se andasse via il Gallo sarebbe un bel problema. Pellegri, secondo me, non ha sfruttato al meglio l’opportunità di partire titolare con Belotti in panchina. Ricordiamoci che è anche da questo finale di stagione che il Torino sta cercando di capire le mosse di mercato da fare e proprio per questo le opportunità che ci sono vanno sfruttate. Insomma, se va via Belotti, il direttore sportivo avrà una bella gatta da pelare per l’attacco”.

Problema portieri: sia Berisha che Vanja, oggettivamente, non stanno dando grandi garanzie…

“Ci sono stati troppi infortuni da parte di entrambi i portieri, ma sarà ben difficile trovare un portiere bravo e accessibile economicamente. C’è da considerare che il Torino è lì per il decimo posto: tra errori dei portieri e punti buttati negli ultimi minuti può davvero esserci rammarico. Ora occorrerà muoversi bene sul mercato. Se prenderei un altro portiere? Mi sembra inevitabile pensarci. Anche perché non sarà facile giocare senza la fiducia della piazza. La squadra ha bisogno di certezze e il portiere deve essere una di queste”.

Buongiorno ha giocato da vice-Bremer. Può essere lui il nuovo centrale difensivo, se Gleison parte?

“A Empoli è andato bene, ma sostituire Bremer, fare quello che ha fatto lui, sarà molto complicato. Se il campionato del Torino è stato buono, molti meriti sono del brasiliano. Insomma, se partisse Bremer, Buongiorno potrebbe pure sostituirlo, ma sarà difficile aspettarsi da lui l’apporto di uno dei difensori più forti in Europa da tutti i punti di vista. Credo tuttavia che Juric abbia un’idea molto precisa di ogni giocatore, saprà lui cosa dettare alla società e spetterà alla società seguire le sue indicazioni. Ci sono basi buone e il futuro può essere roseo se Vagnati saprà muoversi bene”.

Sabato arriva a Torino il Napoli. Che partita ti aspetti?

“Può mettere in difficoltà il Napoli se gioca con questa attenzione e con pressione alta. Il Napoli ormai non ha più ambizioni di scudetto e ormai la qualificazione in Champions l’ha blindata. Quindi potrebbe essere un’occasione ghiotta per battere finalmente una big”.

Prima, però, c’è la ricorrenza del 4 maggio. Può essere una spinta in più?

“Si va a questo importantissimo appuntamento con il morale alto, si arriva a Superga dopo questa bella vittoria fuori casa. Ci sono tutti i presupposti per vivere una bella giornata nel ricordo del Grande Torino, l’importante è che la squadra rimanga umile e concentrata come lo è ora”.

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