Parola al mister

Rampanti: “Toro attento, dopo le grandi vittorie ci vuole continuità”

Gianluca Sartori Direttore 
Il Torino migliore della stagione surclassa la Fiorentina (4-0) e ora vede la sua classifica farsi interessante. Di questo ed altro parliamo con Serino Rampanti, nel nuovo appuntamento con la rubrica “Parola al Mister”, il primo del 2022.

Serino, come interpreti l’ottima prova di forza offerta dai granata contro la Fiorentina?

“Una partita che è stata giocata in modo impeccabile, affrontata come si deve, con impegno, determinazione, aggressività. Ma c’è da tenere conto del fatto che gli avversari erano ancora in vacanza. Una Fiorentina così arrendevole non si vedeva da un po’ di tempo, anzi, quest’anno è stata una delle squadre più convincenti. Tra il Torino e la Fiorentina a livello puramente tecnico non c’è tutta questa distanza, ma la differenza l’ha fatta proprio l’atteggiamento mentale. Complimenti a Juric per come ha gestito la pausa natalizia, la quarantena e la preparazione della partita. Ora, però, arriva il difficile”.

Cosa intendi dire?

“Intendo dire che lo scenario di questo campionato per il Torino può cambiare se ora non subentrano cali di tensione. Già nella prossima partita, a Genova contro la Sampdoria, capiremo molto. Perché negli ultimi anni è successo spesso che una bella prestazione del Torino sia stata seguita da una deludente. Anzi, certe volte le vittorie roboanti hanno degli effetti destabilizzanti sotto un certo punto di vista. Non bisogna cullarsi sugli allori; dopo una grande gara spesso c’è un rilassamento. Questo non succede alle grandi squadre, mentre succede alle squadre, per così dire, normali. Quindi capiremo presto se il Torino avrà fatto questo salto di qualità. È proprio ora che è arrivato questo risultato importante che si vedrà di che pasta è fatto questo gruppo. Sono sicuro che Juric sappia benissimo queste cose”.

Bremer ha marcato in modo sontuoso anche il capocannoniere del campionato, Vlahovic. Si tratta di una consacrazione?

“Non lo diciamo da oggi: Bremer è uno dei tre migliori difensori centrali del campionato. Ha tutto: rapidità nel breve e sulla lunga distanza, capacità di lettura difensiva, qualità nel contrasto, forza fisica ed è quasi insuperabile nel gioco aereo. Si tratta di un giocatore completo che sa anche realizzare dei gol. Insomma, è giusto che sia ambito da grandissime squadre. Staremo a vedere come il Torino gestirà questa situazione. Arrivare al rinnovo di contratto sarebbe importantissimo; viceversa, non riuscirci sarebbe uno smacco enorme”.

Chi ormai sembra abbia deciso di non rinnovare, stando alle parole del presidente Cairo, è Andrea Belotti. Perché, secondo te?

“Non lo so, ma pare chiaro che ha preso una sua decisione. La situazione non giova al Torino. Ma nemmeno a lui giova il fatto che la squadra faccia bene anche senza di lui. In un certo senso sta perdendo centralità. Una situazione che sarebbe stata inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa”.

Un altro protagonista della serata è stato Luca Gemello, portiere all’esordio in Serie A. Che impressione ti ha fatto?

“Tutte le circostanze hanno giocato a suo favore e lui è stato bravo a farsi trovare pronto e sfruttare l’opportunità. Andiamoci cauti con lui, perché per certi versi rimanere in alto è ancora più difficile che arrivarci. La strada è ancora lunga. Sicuramente gli auguro ogni bene e il fatto che un altro ragazzo del vivaio abbia debuttato mi rende stracontento. C’è invece una piccola cosa che non mi ha convinto del tutto”.

Che cosa?

“Visto il risultato, avrei dato più spazio a Warming, che è entrato solo negli ultimi cinque minuti. Su di lui ho espresso un ottimo giudizio e mi sarebbe piaciuto vederlo per 15-20 minuti considerato come si era messa la partita e valutando anche che ormai è di fatto la prima riserva di Sanabria, almeno finchè non rientra Belotti. Bisogna dargli la possibilità di far vedere che è all’altezza. Un allenatore, però, ha bisogno di collaboratori sul pezzo, perché durante una partita qualche volta gli può sfuggire qualcosa. Comunque questo discorso rappresenta davvero l’unico neo di una serata perfetta”.

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