PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Toro, che occasione questo derby. Io punto su Miranchuk”

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Serino analizza così i temi caldi in casa granata dopo il pareggio contro l'Empoli

Gianluca Sartori

Il Torino arriva al derby contro la Juventus dopo un pareggio interno con l’Empoli, un pareggio arrivato negli ultimi minuti ma al termine di una gara in cui tutta la squadra avrebbe meritato qualcosa in più. Del momento granata parliamo come in ogni martedì mattina con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”.

Serino, mancano un attaccante che segni e un portiere che pari. La situazione del Torino si può riassumere così?

“Si vede chiaramente che la squadra è potenzialmente inferiore a quella dell’anno scorso, questo ormai è acclarato. Inferiore sia nella fase realizzativa, ma anche in quella difensiva. Non si segna nonostante le occasioni, mancano gli inserimenti dei centrocampisti e i gol e assist degli esterni. Ciò che c’è di positivo, e che potrebbe far fare un salto di qualità, è la presenza di Miranchuk. Anche se non è appariscente – ed è anche giustificato perché è stato fuori un mese e mezzo – quando tocca la palla lui dà la sensazione di poter creare qualcosa. Probabilmente quando questo giocatore sarà ristabilito pienamente, potrà aiutare anche in termini realizzativi, perché ha assist e gol nelle corde. Poi in molti se la prendono con Sanabria che non fa gol, o con Milinkovic-Savic a cui non si perdona nulla, ma è tutto l’insieme a destare qualche perplessità. Le analisi non devono mai essere limitate a un giocatore solo, ma a un contesto in generale”.

Però con l’Empoli sono state create tante occasioni.

“Sì, senza dubbio, e questo è positivo. E poi ritengo importante che sia arrivato un gol alla fine, la rotta è stata invertita nel senso che i finali di gara spesso sono penalizzanti, stavolta hanno salvato tutti. Il gol di Lukic è stato provvidenziale e comunque la realtà parla di un punto in quattro partite”.

Ti ha colpito la prestazione di Schuurs?

“Si tratta senza dubbio di un buon giocatore, ma non esaltiamolo. Ha fatto delle cose normali, quelle che deve fare un centrale difensivo. A volte ci si innamora di un giocatore solo perché viene dall’estero. Di Bremer ce n’è uno solo…”

Aina ha forse prodotto la miglior prestazione da quando è al Toro.

“Secondo me è sempre stato un giocatore con delle doti utili. Deve solo ponderare bene ciò che fa, a volte è troppo istintivo e porta il pallone quando lo deve passare o viceversa. Deve imparare anche a farsi vedere nello spazio. Giusto al momento che giochi lui, Singo purtroppo è involuto, forse si è seduto. Forse la sua crescita la vedremo quando giocherà in altre squadre, perché resto convinto che abbia grandi margini di miglioramento”.

Quanto è importante il recupero di Ricci a centrocampo?

“Fondamentale. Dà qualcosa in più. Vede il gioco, è lineare, sa dettare i tempi, è un giocatore importante. Nel secondo tempo si è visto, ha qualcosa in più rispetto agli altri in termini di lucidità e di capacità di far viaggiare la palla”.

Ora il derby, cosa ti aspetti?

“Il Torino ha una grande occasione perché la Juventus non è mai stata in crisi come oggi, e non deve farsela scappare. Credo vedremo una squadra determinata al massimo”.

Cosa deve fare il Torino?

“Deve giocare come piace a Juric, con pressing, vittoria sulle seconde palle, giocare in modo garibaldino con rabbia e determinazione. E’ un derby e va giocato come si giocano i derby”.

Cosa non deve fare il Torino?

“Non deve avere timore. Sono loro che devono avere timore di venire a giocare in casa del Toro. Guai ad andare in campo con timore reverenziale, o con paura di tentare la giocata. Tirino fuori gli attributi, il tremendismo, la determinazione”.

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