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PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Vanoli e Adams? Alcuni precedenti mi fanno sperare in bene”

Rosario Rampanti Serino
Serino analizza così i temi caldi in casa Toro in questo mese di luglio
Gianluca Sartori Direttore 

Il nuovo acquisto Che Adams, la curiosità che circonda Paolo Vanoli, la fascia di capitano affidata a Duvan Zapata. Sono alcuni dei temi dell’attualità granata e li commentiamo, come ogni martedì, con Serino Rampanti nella nuova puntata di “Parola al Mister”.

Serino, quali sono i tuoi pensieri circa Paolo Vanoli?

Io ho delle sensazioni buone. Il suo Venezia giocava bene. E’ un allenatore emergente che ha dimostrato di saper vincere. Riavvolgendo il nastro. Tempo fa sottolineavamo che il Torino aveva cambiato la propria storia con allenatori emergenti in arrivo dal basso, da Giagnoni a Mondonico. Erano state scelte che hanno dato risultati eccezionali. Quindi questo mi dà fiducia. Finalmente Cairo ha preso un allenatore che ha fatto la gavetta, che arriva dal basso, motivato, che si affaccia alla Serie A per la prima volta. Spero che la storia di Vanoli ricalchi quelle di allenatori del passato. Aggiungiamoci il fatto che dal Venezia arrivarono pure Loik e Mazzola… Agganciamoci anche a questo aspetto, sperando che possa portare a grandi cambiamenti, come grande è stato quel Torino”.

La prima amichevole non ha dato grandi segnali, preoccupato?

Non lo so, io aspetto di vedere le partite che contano e soprattutto aspetto che la squadra si completi, tra acquisti e infortuni. Non mi piace parlare anzitempo. Prima cerco di toccare le cose con mano, poi giudico”.

E’ arrivato Adams, attaccante scozzese, ti affascina come operazione?

Anche stavolta mi rifaccio al passato, Denis Law era un mio idolo, dunque, quando arriva un giocatore scozzese la cosa mi intriga… Come profilo probabilmente serviva, perché davanti c’era bisogno di novità. Il suo arrivo mi fa pensare che almeno uno tra Sanabria e Pellegri possa partire, se non entrambi. Avevamo già sottolineato nella scorsa occasione che Sanabria ha probabilmente già dato il meglio, mentre Pellegri non dà certezze sul piano fisico; dunque, non si può continuare in questo modo. Occorre una ventata di novità, una punta è arrivata, ora staremo a vedere”.

Zapata capitano: scelta giusta?

Per l’esperienza che ha, e per quello che ha fatto vedere, credo sia proprio l’uomo giusto. Questa scelta mi fa piacere. Speriamo sia uno stimolo in più per lui, un’ulteriore spinta che lo possa portare ancora più in alto nella classifica marcatori”.

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