Il Torino pareggia a Genova 0-0: un risultato accolto con tristezza da buona parte del mondo granata, ma è davvero questa l’analisi da fare? Ne parliamo con Rosario Rampanti, nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”.
PAROLA AL MISTER
Rampanti: “Vlasic in panchina? Ecco perché sono d’accordo”
Serino, cosa hai pensato dopo aver visto il match di Marassi? “Finita la gara di Genova, per curiosità, sono andato a cercare il risultato della gara Genoa-Torino della scorsa stagione, fu 0-0, e invito tutti a verificare la formazione del Torino di allora. Ecco, adesso possiamo provare ad analizzare il momento. Vedi, io sono sempre stato convinto che una squadra sia come una persona, che convive con tutte le cose che possono accadere a un essere umano. La cosa più importante, lo sappiamo bene, è la salute. Ebbene, con la partenza di giocatori importanti che è inutile continuare a nominare e gli infortuni di Zapata e Ilic, si può con certezza affermare che questa squadra già ad inizio campionato partiva come ammalata grave. E con gli infortuni dei sopracitati, in particolare quello a Zapata, la situazione della salute di questa squadra si è aggravata maggiormente. Quando una persona esce dall’ospedale, non torna subito in ottima salute, ma ci vuole un periodo di convalescenza. Nel caso del Toro questa potrebbe terminare anche grazie al mercato di gennaio, quando tuttavia arriveranno giocatori che avranno bisogno di tempo per inserirsi e arrivare alla migliore condizione. Vedremo…”
Vedi segnali positivi, quindi? “Lasciamo da parte l’illusione iniziale dovuta a condizioni particolari delle squadre affrontate fino in quel momento, e focalizziamoci su quello che ha affermato a fine gara Vanoli: “Ho finalmente trovato la quadra”. Vuole dire che, finalmente, conosce bene i giocatori, e cosa questi individualmente possono apportare di positivo alla squadra. Vuole dire che una buona parte della squadra, in particolare difesa e centrocampo, ha trovato un buon equilibrio tattico una volta che è stata data continuità agli stessi giocatori. Lasciamo per il momento da parte il giudizio sui valori individuali, che sono sicuramente inferiori rispetto al recente passato; con questo assetto, se non altro, la squadra non si sbilancia, non presenta vuoti a centrocampo e la difesa, con la carenza cronica dal punto di vista tecnico che si portano dietro questi giocatori, riesce finalmente ad essere compatta. Bene fa Vanoli a schierare sempre gli stessi giocatori, perché la rosa a sua disposizione non permette di fare grandi cambi. La prova più eclatante è l’eliminazione dalla Coppa Italia”.
Milinkovic-Savic sta dando sicurezza? “Sì, ho visto che è migliorato nelle uscite alte. Le palle alte devono essere sempre sue, vista la sua statura, deve avere coraggio e lo sto vedendo”.
Walukiewicz, Coco e Masina sono dunque i migliori titolari possibili al momento? “Sì, stanno andando meglio. Invece gli esterni lasciano molto a desiderare, da Pedersen a Sosa. Mi auguro che possano mettere in campo più personalità se, come mi auguro, la squadra migliorasse la sua condizione. In particolare, devono riuscire a proporre più traversoni”.
A centrocampo occorre continuare con Linetty, Ricci e Gineitis? “Con Linetty davanti alla difesa e gli altri due più avanti, se non altro si coprono tutte le zone del campo. Mi è piaciuto tanto anche Gineitis, l’unico che abbia provato una conclusione da fuori, peraltro non col suo piede ma col destro. Se la traiettoria fosse stata un po’ più “sporca”, sarebbe stato gol. Lui bisogna invitarlo a tirare, perché è una qualità che ha nelle corde”.
Come ti spieghi l’esclusione di Vlasic? “E’ un anarchico del gioco, dal punto di vista tattico non dà certezze. Io lo ritengo utile quando c’è da recuperare una partita, a gara in corso; oppure, dall’inizio con lui dietro ad una punta in un 3-5-1-1. Una squadra in crisi come il Toro di oggi non può permettersi di giocare con due attaccanti più un elemento anarchico dal punto di vista tattico, a meno che non risolva davvero le partite, ma così non è”.
Adams e Sanabria, però, sono in crisi… “Ho l’impressione che lo scozzese sia andato anche in sovrappeso dopo l’infortunio, spero di sbagliarmi… Del resto si sa che in Italia si mangia bene. Ma ripeto, spero non sia così”.
Ora c’è Empoli-Torino, cosa ti aspetti? “L’Empoli ha ottenuto una vittoria roboante a Verona, ma lì aveva vinto anche il Toro. Nel calcio fanno male i risultati eclatanti, sia quelli positivi, sia quelli negativi, perché il rischio è quello di perdere equilibrio. Per adesso non dico di più…”
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