Se guardo la classifica, valutando generalmente il campionato nel suo complesso, è sempre più evidente che il Toro avrebbe potuto dire la sua, senza terminare la stagione al nono posto, e senza giocarsi le ultime giornate con pochi stimoli, impegnato a costruire mentalmente il futuro che sarà. Purtroppo nel calciomercato invernale non sono arrivati i rinforzi giusti per fare quel "trentuno" che serviva a questo "trenta", e a questo dovrà porre rimedio la società in estate, per poter davvero mettere a segno quei risultati che si erano ipotizzati nel biennio del nuovo mister.
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Per il Toro una settimana ricca di emozioni
In questo clima non proprio esaltante, domani iniziamo una settimana decisamente impegnativa, ricca di emozioni in campo e fuori. Ieri sera ero allo stadio, e mi stavo rilassando al termine del primo tempo, quando tutti noi siamo stati trafitti dalle stesse emozioni, quel brivido che ci ha tolto per un attimo il fiato nel tributo agli Invincibili. Questa settimana che sta iniziando, come sempre, ci aiuta a ritrovarci nel ricordo, nella commemorazione della nostra leggenda e del nostro antico dolore, al di là di tutte le considerazioni odierne e future, al di là anche della partita di sabato sera, che noi tutti attendiamo con ansia e timore.
Come sempre, come ogni anno, mi auguro che la squadra venga travolta come noi dall'emozione e dall'importanza della nostra storia, e soprattutto chi di loro salirà a Superga per la prima volta nel giorno della commemorazione. Da qui si parte e si riparte sempre, da qui la forza di quello che siamo, la nostra identità, dai nostri mai dimenticati Campioni.
Buonanotte granata...
Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 33 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.
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