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Andamento lento
Dieci punti nella gestione di Nicola, fino ad oggi. Il bottino non è aumentato dopo la gara contro la Sampdoria, squadra molto organizzata tatticamente e competitiva fisicamente. Servivano punti come serve l’ossigeno, ed il Toro che fa? Ha “deciso” di non tirare quasi mai in porta, e nemmeno cercare di impensierire Audero.
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Io la definirei una gara a sfondo aerobico; senza essere frainteso, intendo che lo sfondo aerobico è adatto a manifestare un evidente approccio alla gara di straordinaria lentezza con un ritmo molto basso, soprattutto nelle trasmissioni della palla tra giocatori. È stata una gara giocata interamente a centrocampo, e il principale pensiero è stato quello di scappare verso la nostra porta, come dimostrato nelle heat map, dati presi dalla Lega Serie A.
Veramente il Toro non ha risentito del fatto di aver giocato ogni tre giorni, dopo il focolaio Covid? L’affermazione del nostro mister mi ha lasciato un po’ perplesso; dopo una serie di positività (nessuno ne ha avute più del Torino tra le 20 squadre di serie A), non possiamo pensare che la poca pausa possa essere utile ai fini della performance atletica, a meno che ci sia stato alle spalle un lavoro atletico di notevole portata, stabilito conoscendo la gestione del carico dell’allenamento e soprattutto gli effetti che esso provoca: ovvero effetto residuo, effetto ritardato sia a medio e lungo termine, concetti che spero siano chiari allo staff del Toro.
Sicuramente, tuttavia, non avremmo voluto vedere una gara a “bassa intensità” come quella contro la squadra del mister Ranieri. Il piano di adempimento dei compiti dei giocatori è stato messo in pratica, cercando di voler fare una partita a trazione anteriore, solo negli ultimi 15 minuti. Se ci sarà un cambiamento in meglio, come spero e prevedo, esso aprirà scenari completamente diversi e consistenti verso una meritata salvezza.
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Non è scritto sul marmo che aumentare l’intensità voglia dire correre più veloce; vuol dire anche saper essere sempre pronti alle ripartenze e alle transizioni, sia offensive che difensive; a questo fine ci vorrà un forte piano d’adempimento con gruppi di lavoro individualizzati che porteranno a un vero cambiamento delle performances in campo. Per quanto riguarda i chilometri percorsi, tuttavia, diciamo che non ci sono state grosse differenze tra Sampdoria e Torino.
In conclusione, possiamo dire che ormai sarà una lotta tra Toro e Cagliari per non scendere in serie B. Mancano 10 partite alla fine della stagione (11 per il Toro). Una miriade di fattori influenzeranno queste 10 gare rimanenti. Togliamoci di dosso la paura di non farcela e non “averne più" fin dal primo allenamento, diamo tutto senza risparmiarci. Il vero miglioramento parte dalle sedute settimanali, quest’ultime sistemate in maniera sinergica e parallela in modo tale che non interferiscano tra loro, ostacolando lo sviluppo di forza e resistenza. Poi vedremo come andrà a fine una delle stagioni più assurde della storia del Toro!
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Preparatore atletico professionista torinese e allenatore di calcio con patentino Uefa B con un’esperienza ventennale da personal trainer, specializzato in riatletizzazione e allenamenti funzionali, ho lavorato fino al giugno 2020 nel settore giovanile del Torino FC.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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