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Avanti così!
Toro News è lieto di presentare la rubrica del prof. Marcello Tirrito, stimato preparatore professionista che ha da poco terminato la sua esperienza lavorativa nel settore giovanile del Torino FC. Settimanalmente, Marcello analizzerà le vicende del Torino dal punto di vista della preparazione atletica e della tenuta fisica, offrendoci così un angolo visuale in più per interpretare la realtà.
L’avvento del nuovo mister ha dato una soffio di motivazione in più…Direi che spesso le squadre assorbono il carattere del mister. Leggiamo alcuni dati: essi sono sempre interpretabili, ed offrono svariati spunti di riflessione.
La squadra, per l’ennesima volta, ha corso meno rispetto al Benevento, soprattutto negli sprint: gli uomini di Inzaghi hanno corso per un totale di 109.63 metri mentre il Toro 102.68 metri (dati Lega Serie A). Su 99’26 minuti giocati, quelli effettivi erano 41’03: per 11’52 abbiamo occupato la metà campo avversaria procurando 2 goal e qualche difficoltà agli avversari in più rispetto al match precedente. Bravo Zaza.
Da ciò che è emerso, osservando la gara con l’occhio del preparatore atletico ho notato un particolare veramente interessante, oltre ad osservare dal punto di vista tattico più verticalizzazioni per cercare le punte. Una piccola premessa a quanto seguirà: credo molto che la squadra di Nicola, abbia lottato più del solito, ma nonostante ciò qualche problema legato alla preparazione fisica è rilevante.
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Avete osservato le gambe dei giocatori del Benevento?
Ecco, si tratta, in gergo, di ipertrofia funzionale, ovvero il frutto di fattori strutturali e di allenamenti su sforzi massimali, un’ottima caratteristica per il modello fisiologico del calciatore. Mi spiego meglio, la muscolatura segue lo sport che pratichi, dunque le gambe muscolose dei calciatori devono avere un buon volume di crescita.
Sottolineo per deontologia e onestà intellettuale che sviluppare gambe “grosse” tipo body building non ha un effetto positivo nello sport di squadra, perché esse non “risponderebbero ai comandi” di agilità e caratteristiche biomeccaniche dello sport di appartenenza. Tuttavia, un minimo di ipertrofia funzionale andrebbe sviluppata per migliorare le prestazioni atletiche tipiche del calciatore. Una caratteristica che deriva principalmente da proposte ed esercizi mirati alla resistenza all’alta intensità di performance ed allenamenti basati sul metodo dello sviluppo della forza massima.
Le gambe di Belotti & co. (non tutti, ovviamente) non si presentavano così “robuste”. Inoltre, sempre relativamente a questo fattore appena descritto, si è notato come i nostri giocatori (Lukic e Linetty su tutti) fossero “piantati al suolo", ovvero non disponevano di quella brillantezza e reattività tale da permettere loro di arrivare prima sul pallone. Spesso e volentieri i nostri ragazzi venivano anticipati dagli avversari, perdendo così buone occasioni offensive.
In ogni caso, la grinta e la personalità da Toro del nuovo mister lasciano ben sperare per un girone di ritorno di diversa fortuna rispetto a quello di andata, anche se 14 punti su 19 partite sono effettivamente molto pochi per ambire alla permanenza in serie A. Ora si che ci sarà da correre, preferibilmente in modo rapido! Qualcosa a cui pensare…
Preparatore atletico professionista torinese e allenatore di calcio con patentino Uefa B con un’esperienza ventennale da personal trainer, specializzato in riatletizzazione e allenamenti funzionali, ho lavorato fino al giugno 2020 nel settore giovanile del Torino FC.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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