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C’era una volta
La favoletta del Torello che ambisce all'Europa ci è stata improvvisamente raccontata qualche giorno fa in conferenza stampa dall'allenatore più per giustificare il suo mancato rinnovo del contratto che per reale convinzione. Né la società né i tifosi hanno mai dichiarato o avuto la sensazione che questa squadra potesse rientrare tra le prime sette del torneo. Le gare contro Salernitana e Sassuolo, le compagini più in crisi del torneo, non hanno fatto altro che testimoniarlo e certificarlo.
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Con gli emiliani in grandi difficoltà e senza Berardi abbiamo visto più ombre che luci ed alcuni calciatori ben al di sotto di standard accettabili non solo tecnici ma anche di determinazione. Juric, in questi tre anni, ha svolto un discreto lavoro (ben retribuito) ottenendo risultati
in linea con il valore complessivo della squadra e per questo, al di là di simpatie, uscite inappropriate ecc. ha fatto quanto dovuto.
Nelle ultime due gare nessuno ha notato una maggiore intensità o voglia di vincere legate al raggiungimento di un traguardo di
classifica.
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E dire che gli avversari erano abbordabili. Due pareggini pallidi, pallidi e tutti a casa. Ci sono attenuanti: la difesa perde i pezzi e quelli di ricambio sono da brividi: tra Sazonov e Lovato il livello è veramente modesto, i centrocampisti, teoricamente i calciatori maggiormente dotati tecnicamente, vivono in una bolla di mediocrità in attesa di una consacrazione che non arriva mai.
Se poi qualcuno ha notizie di Sanabria le faccia sapere, noi tifosi non ne sappiamo poco o nulla da tempo.
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Le note liete sono rappresentate da Bellanova e Zapata, ecco, loro dimostrano quella combattività e voglia di conquistare qualcosa difficilmente percepibili in molti altri loro compagni tipo Lazaro. Il campo è giudice sovrano, a seguire iniziano le chiacchiere, le recriminazioni, le polemiche, insomma il contorno della pietanza. Ormai i solchi segnati dalle qualità e dai limiti di questa squadra e di questa gestione difficilmente verranno modificati nel prosieguo del torneo.
Mi auguro per il futuro si acquistino calciatori sì giovani ma più formati e pronti: basta Seck, Popa, Ilkan, ecc. utili a far numero o poco più e non certo ad alzare la cifra tecnica od economica della squadra.
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