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Cosa succede in città
Siamo all'inizio ma è sicuramente un buon inizio! Essere lì, certo solo provvisoriamente, è bello soprattutto per i giovani tifosi del
Torello abituati, più dei vecchi, alle posizioni di retroguardia ed alla frustrazione. Per due settimane possiamo guardare la classifica con l'eccitazione di un adolescente degli anni 80' nello sfogliare playboy. La gara con i lagunari ci ha detto che il gruppo è coeso, che il livello della squadra senza picchi di qualità ha finalmente un numero appropriato di calciatori, che alcuni giocatori in passato dal rendimento sciapo hanno dei fratelli gemelli molto frizzanti. Il tecnico mi pare equilibrato e capace, è opportuno attendere il proseguo della stagione e non farsi travolgere dall'entusiasmo.
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Nella gara contro il Venezia l'idea delle tre punte, poi repentinamente modificata, ci ha fatto subire contropiede in serie per fortuna non sfruttati. Certo è che forse si tratta del primo tecnico realmente refrattario alla mediocrità ed all'approssimazione e pur non allenando il Real punta in alto in base alla rosa a
disposizione. Dunque godiamoci questo momento ben consci che ai tifosi del Toro senza arrabbiarsi contro tizio o caio non resistono a lungo. Facciamo finta Soul Coco sia il nuovo Krol e Adamas il Pipita scozzese, finta appunto, l'importante il gioco non ci si ritorca contro quando le cose andranno meno bene. Considerazione a margine: in queste prime giornate ho notato molte squadre cosiddette minori giocare molto bene, Udinese, Empoli, Verona ed altre di maggior rango proporre strapagati calciatori svogliati e poco efficaci. Come diceva la Raggi "il vento sta cambiando"?
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