Eccoci solitari in testa al campionato dopo aver ceduto i due calciatori migliori in rosa! Che cosa sta capitando in questo inizio di torneo? Sicuramente qualcosa di particolare, imprevisto ed imprevedibile seppur di significato momentaneo. Il Torello ha sbancato Verona, è vero senza fare sfracelli ed aiutato dall'espulsione dell'impronunciabile difensore polacco dell'Hellas, ma ha vinto. Riflessione: siamo primi in classifica, con tre punti in più rispetto allo scorso anno, per di più senza aver giocato un calcio indimenticabile, ottimo!
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDY
Doing a Bradbury
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La circostanza rende il primo posto in classifica ancora più anomalo e libidinoso, ma attenzione a ridurlo a semplici congiunzioni astrali. Contro Venezia e Lecce abbiamo faticato, contro Milan ed Atalanta abbiamo fatto bene con alcuni episodi (pali e rigori) a nostro favore, contro il Verona abbiamo goduto di una lunga superiorità numerica e l'abbiamo sfruttata, il tutto condito da gol frutto di ottime trame di gioco. In questo primo posto c'è tanto merito nostro, ci sono demeriti altrui, il livello tecnico di tutta la serie A è ulteriormente scemato, non tralasciando l'incidenza di un po' di buona sorte.
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In ogni caso mi secca che questa situazione venga ricondotta esclusivamente a problematiche altrui, delle big intendo. Il bello del calcio invece è proprio vedere outsider stravolgere i pronostici infiltrandosi tra le maglie strettissime del potere economico (i debiti pare non contino) dei soliti noti. Il Toro di quest'anno è un po' come quel pattinatore australiano Brabury alle olimpiadi del 2002 che superò le fasi eliminatorie beneficiando di una serie di congiunture favorevoli (cadute, squalifiche ecc.) giungendo alla finale dove vinse incredibilmente la medaglia d'oro nello short track. "Esageruma nen" o "pisa pi curt", siamo solo all'inizio, direbbe qualcuno, giusto, ma intanto siamo lì noi, non altri. L'importante è che il torello resti in piedi, magari barcollando, tocca agli altri dimostrare di essere questi fenomeni celebrati dai media. Toro "doing a Bradbury"!
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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