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Gironi infernali

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Prima che sia troppo Tardy / Torna l’appuntamento con la rubrica di Enrico Tardy. La situazione in casa granata in seguito alla sconfitta contro il Milan
Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 

Giorno più giorno meno è trascorso un anno da quando perdemmo a Sassuolo a circa metà gennaio, partita cui seguì il disastro con l'Atalanta e, tra una pandemia e l'altra, siamo arrivati a fine torneo agonizzanti, ma salvi. Ora è trascorso praticamente un altro girone e siamo esattamente lì sempre con il rendimento, i punti, il gioco peggiori della categoria.

Contro il Milan, attenzione il Milan più rimaneggiato che mai, abbiamo messo il "pullman sulla linea di porta", secondo un'efficace modo di dire, stile Iraq contro Argentina sperando non si sa in cosa. Cosa debbo commentare? È giocare a calcio questo?

Il Milan aveva di fatto due giocatori pericolosi, Theo e Leao, non li abbiamo neutralizzati. Kjaer, Castillejo, Hauge sono calciatori che fossero da noi non avrebbero minimamente il buon rendimento che hanno lì. Il virus è nel mondo, ma temo che qualcosa di simile ci sia anche nel Toro e ad oggi il vaccino non c'è. Qualche calciatore è certamente modesto, ma l'ottima Atalanta ha Toloi e Palomino come centrali che non sono meglio dei nostri Bremer e Lyanco e fanno anche gol, Palomino a Benevento era in area avversaria per seguire un'azione di gioco ed ha segnato su una respinta del portiere... Noi in area portiamo qualche calciatore solo sui calci da fermo, stop, corriamo poco e con scarsa intensità!

Per il resto l'unica chance è legata ad un'azione di quel disgraziato di Belotti, in questo momento chiaramente sfiduciato. Quando è circa 38 gare che fai pietà, dove un pari con il Crotone rappresenta un momento di gaudio ed un gol su azione un evento epocale a cosa mi attacco per sperare che il Toro si salvi?

Sorvolando sulle risposte più scontate e prosaiche, posso pensare che uno o due giocatori nuovi, esubero di altri, scardinino questa mollezza ed apatia? Guardando le altre squadre vedo gioco, corsa, anche errori marchiani, ma fiducia in quel che eseguono. Il Benevento ha Improta, Insigne, Lapadula, Letizia...chiaro?!

Quando vedremo concretizzarsi una nuova proprietà ne parleremo, fino ad allora io penso che l'unica chance potrebbe offrircela un tecnico navigato, attempato ma non bollito, che abbia l'autorevolezza giusta per semplificare il più possibile e cercare di fare il miracolo: tipo un Ranieri, addirittura un Reja, toh. Con il maestro arriveremo alla penultima giornata e nonostante la retrocessione ci esorterà ad avere "fede"... Non ce la fa, mi dispiace.

Scrivendo queste righe mi viene un dubbio: una retrocessione sarebbe poi un grande danno per il presidente? Paracadute, ottimi introiti dalle cessioni, abbattimento ingaggi, fate due conti...

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.

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