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Il miraggio della vittoria

Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 
Prima che sia troppo Tardy / Torna l’appuntamento con la rubrica di Enrico Tardy dopo l'ottimo pareggio di Bergamo

Dopo l'ottimo punto a Bergamo il Toro ha disperato bisogno di riscoprire il sapore dei tre punti.

Sabato abbiamo reagito dopo 30' minuti di narcosi e siamo riusciti in una vera e propria impresa. Ritengo Nicola un tecnico di pari valore rispetto a Longo (1 punto a gara la media di entrambi), capace di infondere determinazione e caparbietà, di applicare un calcio semplice seppur ancora poco fluido, ma ancora in difficoltà nell'organizzare una buona fase difensiva. Insomma la svolta modello Ballardini a Genoa non è ancora arrivata.

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Detto questo, con la rosa più ampia, già con la Dea se ne sono visti i risultati, vi è una maggiore possibilità di variare durante la gara moduli, uomini e dunque il gioco non potrà che trarne giovamento.

Certo è che, oggi e non solo da oggi, abbiamo il grosso problema del portiere. Tanto determinante nel bene in passato quanto impacciato, goffo e lento da ormai troppo tempo. Ruolo solitario e a volte triste, il portiere, Saba nella sua splendida poesia "Goal" in poche righe ne descrive dolore, rabbia e gioia, l'incipit è questo: "Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi".

Chiusa la digressione poetica, le ragioni di tale involuzione sono a me ignote e congetturare può risultare nocivo. In una società normale verrebbe dato spazio al vice, il vecchio n.12, ma al Toro - che fino a pochi giorni fa aveva a disposizione ben quattro portieri - non vi è una riserva presentabile. Non solo, non si è pensato di comprarla o acquisirla in prestito a gennaio.

Che dire? La difesa non aiuta di certo, il primo gol di Ilicic è da oratorio, è di tutta evidenza che se tutto il reparto non si dà una bella svegliata (lo scriviamo da un anno ormai) e continuiamo a beccare due o tre gol a partita tutto si complicherà. Rimaniamo in attesa del treno dei tre punti sperando di non rimanere fermi in stazione troppo a lungo...

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Considerazione a margine: Parma e Cagliari sono due società sane, senza screzi con i tifosi, con ex giocatori in organico eppure lottano come noi per evitare la B. Scrivo questo augurandomi che chi verrà dopo Cairo sia effettivamente una proprietà ambiziosa, seria ed organizzata e che non venga acclamata solo in nome del cambiamento, perché il calcio è un mondo difficile, felicità a momenti...come diceva Vinicio Capossela.

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.