
I nostri eroi capitolano sotto i colpi chirurgici della squadra di Spalletti offrendo segnali di vita, rectius vitalità, esclusivamente per circa 15 minuti del primo tempo durante i quali sfiorano il pareggio. Non si sa più come descrivere il magico ed irripetibile ingranaggio della squadra partenopea, un collettivo semplicemente perfetto nei movimenti, nei tempi delle giocate, nel riuscire a rimanere praticamente sempre raccolto in pochi metri per l'intero arco della gara. Terminato il peana veniamo a noi: il torello ha fatto pochino, soprattutto è parso non brillante in tanti suoi uomini e senza quella "vena fuori" di cui ha parlato metaforicamente mister Spalletti con riferimento alla fame ed alla voglia dei suoi calciatori di raggiungere i loro obiettivi. Certo essere sotto di un gol dopo 8 minuti ha creato subito le peggiori premesse, ma la squadra è parsa anestetizzata, quasi ipnotizzata dai fraseggi degli avversari. Aggiungo: il tipo di calcio esibito dal Napoli è forse quello che evidenzia maggiormente i limiti delle squadre come la nostra, organizzate sì, ma con alcune importanti lacune nelle scelte (vedi rimessa di Singo o fallo di Linetty) e nelle giocate. Subire 4 reti in casa, anche se contro una squadra straordinaria, è sempre un tabellino brutto e frustrante. Ho scritto "in casa" esclusivamente per il report della gara, in realtà lo stadio è stato ampiamente occupato dai tifosi del Napoli. Situazione questa che avevamo peraltro già sperimentato contro le milanesi. Non si tratta di un spettacolo appagante, come giustamente e ruvidamente ha riferito il