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Prima che sia troppo Tardy

Toro mon amour

Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 
Torna un nuovo episodio di 'Prima che sia troppo Tardy', la rubrica di Enrico Tardy: "E come tutti i presidenti della storia del calcio anche il nostro ci ha raccontato quanti soldi ha investito nel Toro".

Tanto Toro e tanto amore per il Toro in questa ultima domenica di agosto. È successo di tutto in questi ultimi giorni, la cessione di Bellanova, la puntuale conferenza stampa di Vanoli, la contestazione al presidente e da ultimo una grandissima vittoria contro la Dea. Sono stanco, logoro, usurato dal parlare o scrivere di Cairo, alzo bandiera bianca di fronte all' ennesimo sfregio verso questa società che è sua solo imprenditorialmente, sia chiaro.

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Si contestano sempre i modi, l'approssimazione, la mediocrità, non certo la cessione di Tizio o di Caio visto che abbiamo quasi 20 anni di allenamento nel settore e nulla più ci stupisce. Siamo a pochi giorni dalla chiusura del mercato ed i ruoli scoperti sono ancora molti, si tratta di carenze note da tempo, ma niente, vendiamo appena offrono mentre acquistiamo o ci facciamo prestare i calciatori dopo estenuanti tira e molla: un vero calvario. E come tutti i presidenti della storia del calcio anche il nostro ci ha raccontato quanti soldi ha investito nel Toro, una domanda: caro presidente, lei così attento ai costi, ci vuole far credere che è 20 anni che perde soldi in un'azienda facendo beneficienza oltre tutto non avendo passione per il Toro?

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Non offenda la nostra intelligenza, capisca che ad un certo momento tutte le storie hanno un epilogo, lei cedendo rientrerà di tutte le spese affrontate e così nel Toro ci sarà una ventata di aria nuova magari con idee imprenditoriali più interessanti che non mettere un chiosco nel Filadelfia o fare due campi sintetici. Questa presidenza mi pare giunta a fine corsa non per decisione dei tifosi, ma perché non ha prospettive, idee, slancio e passione. Occorre acquistare due difensori da due mesi, cosa facciamo, aspettiamo il black friday?

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Tornando al campo, oltre alla grande prova di squadra vorrei sottolineare quanto ci occorresse un calciatore che legasse con Zapata come Adams, che calciatori come Ilic e Lazaro si svegliassero dall' apatia (non so se dovuta a dissidi con il precedente tecnico) dimostrando di esistere calcisticamente, che il portiere ci salvasse una partita come ha fatto ieri Vanja. Per quanto visto fino ad ora pratichiamo un calcio più vicino a quello di Ventura che a quello di Juric, siamo un po' indietro atleticamente infatti al 65' minuto caliamo marcatamente, ma lo spirito in queste due prime gare ha sopperito alle carenze. Poco da dire, il Toro è sempre un vulcano di emozioni.

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Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

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