Un torello stanco fisicamente e psicologicamente porta a casa un punticino contro la penultima in classifica sprecando nel finale tre palle per il ko. Gli errori tecnici e lo scarso sincronismo delle giocate aumentano proporzionalmente all'ingresso in squadra delle seconde linee a causa degli infortuni che continuano ad accadere in numero rilevante. Abbiamo capito tutti che Pobega per noi è calciatore decisivo per alzare l'intero baricentro della squadra altrimenti - con altri interpreti in campo - in esiziale arretramento, ma non è solo un singolo problema od il ruolo di un calciatore a far drizzare le antenne all'allenatore.
Prima che sia troppo Tardy
Toro seduto
Torna l'appuntamento con Prima che sia troppo Tardy, la rubrica a cura di Enrico Tardy
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Le buone trame di gioco con il trascorrere delle giornate sono risultate sempre più sbiadite ed occasionali così come l'intensità. I limiti di questa squadra sono di facile percezione, i suoi valori anche, per migliorare occorrerebbe osservare la crescita di qualche calciatore sottovalutato in fase di inizio stagione così da colmare i vuoti legati al difficile periodo, ma non mi pare ciò stia avvenendo. Ritengo che i Vojvoda, gli Aina, seppur non così imberbi (25 e 26 anni) non riescano per differenti ragioni a percorrere la strada percorsa da un Bremer, ad esempio. Il primo si impegna assai ed è dunque non criticabile, ma, a mio parere, rimane non idoneo alla serie A, il secondo con la sua indolenza e la scelta della giocata spesso più infelice si trova a rinviare sempre il salto di qualità. Il danese Warming rimane un biondo mistero.
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Detto questo ritengo sia giusto smettere di guardare al passato, ottimo metodo solamente per salvarsi da un mediocre presente, e sperare che il momento di difficoltà, in particolare fuori casa, si allontani in fretta. L'intero calcio italiano sta attraversando una notte molto lontana dal terminare: la pandemia, presidenti nei guai con la giustizia, gestioni dissennate, società in mano a fondi di investimento, strategie organizzative preistoriche, il tutto condito da un pubblico sempre più televisivo. Qualche bella vittoria dei nostri eroi potrebbe essere un'ottima medicina per il nostro volubile umore.
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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