I numeri del nostro inizio del girone di ritorno sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli delle prime giornate del girone di andata, ma con dei necessari distinguo. Nella prima fase del torneo il nuovo Toro stava nascendo, mentre in questa seconda parte avremmo dovuto raccogliere i frutti dei miglioramenti manifestati sul piano del gioco. È evidente che facciamo fatica a mantenere la nostra identità durante le gare, abbiamo cali di concentrazione e determinazione, soprattutto in fase difensiva siamo meno aggressivi. A ciò si aggiunga che il nostro modo di giocare è meno luccicante anche per le conoscenze dei rivali (ci saranno fenditure nelle vele?).
prima che sia troppo tardy
Toro sfuocato
Torna la rubrica di Enrico Tardy: "I cali di rendimento avvengono a tutti i livelli, le squadre di testa ne sono il manifesto, quando poi gli obiettivi perdono i loro contorni la situazione si complica"
Siamo riusciti a trovare una buona compattezza nel derby, ma nelle ultime 5 o 6 gare la "fame", come si dice in gergo, è scemata. Contro il Cagliare senza grossolani errori di posizionamento difensivo la gara avrebbe potuto tranquillamente terminare in parità, ma non è stato così, come così non è avvenuto contro il Venezia e l'Udinese. Undici sconfitte a dodici gare dal termine non sono poche. Spetta all'allenatore trovare i rimedi, come tifoso mi dispiace, ma ritengo buona cosa
mantenere equilibrio.
I cali di rendimento avvengono a tutti i livelli, le squadre di testa ne sono il manifesto, quando poi gli obiettivi perdono i loro contorni la situazione si complica. Non vorrei il finale di stagione deteriorasse il piccolo tesoretto di entusiasmo che questa squadra è stata capace di generare, rimango fiducioso ed al tempo stesso postulante un ritorno ad una maggiore intensità e coralità in particolare contro squadre alla nostra portata. Nelle partite in cui siamo meno ispirati sarebbe buona nuova riuscire a non soccombere racimolando un punticino qua e là.
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